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L’italiano si illustra con la bandiera LGBT

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L’italiano si illustra con la bandiera LGBT

Una bandiera LGBT, una maglia da calcio sfilata a sostegno dei gay le cui libertà sono state violate in Qatar “Salva l’Ucraina” Avanti, e “Rispetta le donne iraniane” dietro. I diritti umani colpiscono la Coppa del Mondo lunedì 28 novembre: durante la partita tra Portogallo e Uruguay, un giocatore italiano di nome Mario Perry ha attraversato il campo del Lusail Stadium di Doha.

A 52e A pochi minuti dall’inizio della partita, dopo aver attraversato il campo davanti ai giocatori per circa 30 secondi, l’uomo è stato scortato in campo da uno steward e poi scortato silenziosamente fuori dal campo dalla sicurezza. La scena è stata mostrata in televisione solo frettolosamente. Il 30enne è stato presto rilasciato “Senza ulteriori effetti”Lo ha annunciato martedì il ministero degli Esteri italiano.

Sul suo account Instagram, Mario Perry Ha pubblicato storie girate dall’interno del Lusail Stadium di Doha, l’ultima ripresa a metà tempo. Un uomo soprannominato “The Falcon” è abituato a questo tipo di infiltrazione nelle arene. Durante i Mondiali 2014 in Brasile, è sceso in campo con una maglietta con la scritta durante la partita Belgio-USA. “Salviamo i bambini delle favelas” E “Ciro vive”Lo riferisce l’agenzia AGI in omaggio a un tifoso del Napoli recentemente ucciso.

“La FIFA vieta le fasce da capitano arcobaleno e le bandiere dei diritti umani dagli stadi, bandendo tutti tranne me come Robin Hood”Mario Perry ha scritto supponendo che“Infrangere le regole per una buona ragione non è un crimine”.

Calciatore che milita in squadre di serie minori, Mario Perry si definisce così “Un pirata moderno”. Ha giocato in India, Svizzera, San Marino, Seychelles e Giordania, secondo la ‘Gazzetta dello Sport’. “Salviamo l’Ucraina. Ho trascorso un mese in guerra a Kew come volontario e ho visto quanto soffrissero queste persone.Ha anche scritto annunciando che voleva passare “titoli”Soprattutto per l’Iran “Dove ho amici che soffrono, lì le donne non sono rispettate”.

Prima volta in Qatar

È la prima volta che una folla è stata segnata da una tale intrusione dall’inizio del torneo, organizzato in Qatar di fronte alle critiche occidentali sul trattamento riservato ai membri della comunità LGBT+ e ai diritti dei lavoratori migranti. Nel piccolo emirato l’omosessualità è perseguibile penalmente; Lesbiche, gay, bis e trans di fede musulmana sono addirittura condannati alla pena di morte.

“Sappiamo cosa sta succedendo in questo Mondiale. Certo, siamo con loro, con l’Iran e con le donne iraniane. Spero che non succeda nulla a questo ragazzo perché trasmettiamo il suo messaggio e penso che lo capisca anche il mondo”.Ruben Neves del Portogallo ha commentato dopo la partita.

Mentre la FIFA ha promesso che negli stadi sarebbero state accettate bandiere o indumenti color arcobaleno, in realtà questi sono stati confiscati dalle forze di sicurezza in diverse occasioni.

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