Oggi, sabato, a Malta, alla presenza di rappresentanti di circa 50 paesi, in assenza della Russia, inizia la terza sessione dei colloqui sostenuti dall’Ucraina per porre fine all’invasione russa.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky spera che l’incontro di due giorni, che segue incontri simili quest’estate a Jeddah e Copenaghen, raccolga sostegno al suo piano in 10 punti per porre fine alla guerra scatenata dall’invasione russa nel febbraio 2022.
Al vertice è prevista la partecipazione di consiglieri diplomatici provenienti da una cinquantina di paesi e istituzioni internazionali, ovvero più dei quaranta paesi che hanno partecipato al vertice saudita dello scorso agosto.
Kiev ha elogiato il crescente elenco di partecipanti, che comprende paesi come Turchia, Brasile e India, come prova del sostegno globale al processo.
Ha aggiunto che le discussioni si concentreranno su cinque aree principali: sicurezza alimentare, sicurezza energetica, sicurezza nucleare, questioni umanitarie e ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina.
L’Ucraina si sta preparando per un inverno rigido dopo più di un anno e mezzo di guerra sanguinosa e di mortali bombardamenti russi, mentre Kiev si aspetta nuovi massicci attacchi alle sue infrastrutture energetiche, poiché il suo contrattacco finora non è riuscito a penetrare le difese russe.
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