L’Ucraina ha annunciato giovedì di voler approfittare dell’usura delle forze russe a Bakhmut, il centro dei combattimenti a est, per iniziare l’offensiva “molto presto”, mentre Volodymyr Zelensky si stava avvicinando a sud. Fronte nella regione di Kherson, parzialmente occupata dalla Russia.
La sanguinosa battaglia per Bakhmut infuria da diversi mesi e una cosa è chiara: a costo di enormi distruzioni e un gran numero di morti e feriti, l’esercito russo non ha ancora occupato questa città del Donbass e sta affrontando la resistenza di gli ucraini.
In questo contesto, il presidente Zelensky si è diretto, mercoledì, nei pressi di Bakhmut, a contatto con i difensori di questa città, completamente distrutta in mesi di scontri, prima di dirigersi verso la regione di Kharkiv (nord-est). Giovedì è apparso nella parte meridionale di Kherson, parzialmente occupata dai russi.
La serie di viaggi di Zelensky fa seguito a un vertice tra Vladimir Putin e il suo omologo cinese, Xi Jinping, a Mosca, dove hanno dimostrato la loro alleanza contro gli occidentali. Il presidente russo ha cautamente appoggiato il piano cinese per risolvere il conflitto in Ucraina e ha accusato Kiev di rifiutarlo.
Secondo quanto riportato dalla stampa, Xi Jinping può ora parlare al telefono con Volodymyr Zelensky, che sarà il primo dall’inizio dell’invasione russa che Pechino non ha pubblicamente condannato né sostenuto pubblicamente.
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