Alberi sparsi appaiono su fondo giallo ocra nella prima pagina di Edizione del 2 marzo di natura. Cresce nelle regioni aride dell’Africa sub-sahariana, dove fornisce servizi ecosistemici essenziali sia per l’ambiente che per la popolazione locale. Come altrove, svolgono un ruolo importante nel ciclo del carbonio assorbendo anidride carbonica2 aria, quindi separando il carbonio (C), quindi immagazzinato nelle radici, nel tronco, nei rami e nelle foglie, dall’ossigeno (O2). Ma la loro diffusione su vaste aree li rende particolarmente difficili da studiare.
Se questi alberi dall’aspetto quasi schifoso fossero sotto i riflettori dello Scientific Journal di questa settimana, questo sarebbe indicativo Opere pubblicate in 1Lui è Marteal momento dell’apertura del Gabon Un picco della forestaVertice per la conservazione e la gestione sostenibile della foresta tropicale. Questo studio è il primo del suo genere a valutare la quantità di carbonio immagazzinata al di fuori delle fitte foreste tropicali del continente africano.
Analizzando le caratteristiche di quasi 10 miliardi di alberi nella regione semi-arida africana a nord dell’equatore, i ricercatori hanno stimato la quantità di carbonio immagazzinata a 0,84 miliardi di tonnellate. per confrontare, Le quantità immagazzinate dalla foresta nella Francia urbana rappresentano 2,4 miliardi di tonnellate, individua Inrae, l’Istituto francese di ricerca per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente, che ha partecipato ai lavori. con la situazione attuale, ALa NASA, anch’essa partner del progetto, specifica:
“I ricercatori hanno scoperto che ci sono molti più alberi distribuiti nelle regioni semi-aride dell’Africa di quanto si pensasse in precedenza, ma immagazzinano anche meno carbonio di quanto previsto da alcuni modelli”.
Per fare questo inventario dettagliato, i ricercatori si sono affidati a un programma di intelligenza artificiale che ha scansionato più di 300.000 immagini ad alta risoluzione ottenute dal satellite coprendo un’area di quasi 10 milioni di chilometri quadrati.
Accesso ai dati gratuito
Utilizzando una metodologia innovativa, sono stati in grado di stimare la quantità di carbonio immagazzinata nelle foglie, nel legno e nelle radici di ciascun albero. “Dopo aver diviso le terre aride in quattro zone in base alle precipitazioni annuali, hanno scoperto che gli alberi immagazzinano 51 kg di carbonio nelle regioni più secche e fino a 98 kg dove le precipitazioni sono più intense”. Cerniera natura.
Il team lo ha reso disponibile gratuitamente il database che hanno compilatoH su massa legnosa, massa fogliare, massa radicale e riserva di carbonio per ciascun albero nell’area studiata. L’utilizzo di queste informazioni può aiutare a migliorare i modelli degli impatti dei cambiamenti climatici sulle terre aride.
Il video qui sotto, in inglese, prodotto dalla NASA, spiega nel dettaglio come hanno fatto i ricercatori.
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