A partire dal 1 aprile 2024, il cosiddetto gasolio da riscaldamento “standard” (50S) cesserà di essere commercializzato, ha affermato Johan Mattart, direttore generale della Federazione dei commercianti di combustibili e combustibili Brafco. La versione più verde, che contiene meno zolfo, può ancora essere venduta. Sarà disponibile anche una variante con una componente organica.
Per ora, i consumatori possono ancora scegliere tra diversi oli combustibili per riscaldare le proprie case, compresi quelli standard (50S) e diesel. Sebbene il secondo sia leggermente più costoso del primo, contiene meno zolfo.
Dal 1° aprile 2024 non sarà più disponibile sul mercato l’olio combustibile 50S, che ha un contenuto di zolfo di 50 parti per milione (ppm, ndr). Può essere commercializzato olio combustibile con un contenuto massimo di zolfo di 10 ppm o solo lo 0,001%. La riduzione del contenuto di zolfo del carburante fa parte di un approccio più rispettoso dell’ambiente perché consente di ridurre le emissioni di gas serra.
Dal prossimo aprile saranno commercializzati solo due tipi di olio combustibile, H0 e H7. L’olio combustibile H0 conterrà un massimo dello 0,5% di componenti vitali, mentre l’H7 conterrà un massimo del 7%. E secondo il direttore generale di Brafco, non si sa ancora quale variante sarà la più costosa.
Quest’ultimo indica però che l’olio bioriscaldante è sensibile alla formazione di batteri, soprattutto in caso di scarsa circolazione del carburante e presenza di acqua (condensa) nel serbatoio, che può portare all’intasamento dei filtri.