Uno studio pubblicato giovedì da Public Health France ha dimostrato che i pesticidi vietati in Francia sono ancora presenti nei nostri corpi, il che raccomanda di cambiare la dieta, compresi gli alimenti biologici e di arieggiare la casa.
L’agenzia sanitaria si preoccupava dei “livelli di esposizione a cinque famiglie di pesticidi, nonché PCB, diossine e furani presenti in molte fonti ambientali e alimentari”, secondo un comunicato stampa.
SPF ha studiato l’esposizione di 2.503 adulti (18-74 anni) e 1.104 bambini (6-17 anni) tra il 2014 e il 2016 come parte del cosiddetto studio Esteban.
I PCB erano composti chimici utilizzati dall’industria, prima che venissero vietati negli anni ’80, e si accumulano nell’ambiente e l’esposizione cronica può avere effetti sulla salute. Le diossine sono anche persistenti nell’ambiente e sono particolarmente tossiche e possono provocare il cancro. L’esposizione a lungo termine ai furani può causare danni al fegato.
Gli insetticidi studiati (organoclorurati e organofosfati) sono stati utilizzati in agricoltura, lavorazione del legno o contro la malaria prima di essere progressivamente banditi perché pericolosi.
Se i loro livelli sono inferiori rispetto a uno studio precedente condotto nel 2006-2007, “l’esposizione ad alcune sostanze oggi vietate riguarda una parte non significativa della popolazione”, osserva SPF. Tra questi il lindano, un pesticida vietato in agricoltura dal 1998 e presente in “quasi il 50% della popolazione adulta o infantile”.
“Il glifosato è quantificato in meno del 20% degli adulti o dei bambini”, afferma SPF. L’uso dell’erbicida, classificato come possibile cancerogeno, continua in Francia, anche se il governo vuole ridurne l’uso.
Gli organofosfati sono meno stabili e non si trovano spesso, ad eccezione del DMTP.
Le fonti di esposizione sono diverse: “Il cibo aumenta l’impregnazione: agli organoclorurati, PCB/diossina/furani nelle persone che consumano uova o grassi; ai piretroidi, PCB/diossine/furani nei consumatori di carne”, osserva.
D’altra parte, il consumo di prodotti da agricoltura biologica ha ridotto il consumo di organoclorurati, DMTP (un metabolita organofosfato) e piretroidi, secondo il comunicato stampa.
Anche il tabacco e “l’uso di insetticidi domestici, come antiparassitari per animali domestici, antiacari e insetti volanti” possono aumentare l’esposizione ai piretroidi. L’SPF consiglia di aerare regolarmente la casa.
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