Michy Batshuayi Lunedì festeggia il suo trentesimo anniversario! Ma il suo allenatore non gli ha fatto un favore questa domenica lasciandolo in tribuna durante la partita Fenerbahce-Rezispor. Giocatore importante per i Red Devils con 27 gol in 52 presenze in nazionale, fatica ancora ad affermarsi nel club. È difficile capire veramente il perché. In Tribuna, Marco Wilmots Lui, che era l’allenatore del giocatore, ha provato a trovare delle risposte. Ci racconta un piccolo aneddoto sul ritardo nella scelta di Mishi qualche anno fa.
Batshuayi si tira indietro per mancanza di disciplina? Essendo più giovane, non è stato comunque il più puntuale secondo Marc Wilmots: “Sì, possono esserci stati dei problemi disciplinari, ma penso che con il tempo si siano risolti. Potrebbe non essere in grado di esibirsi bene per tutta la stagione. Ha iniziato bene a Dortmund, poi si è infortunato e ha avuto un po’ di fame. Dato che apparteneva al Chelsea, se ne andò e tornò. Non ha mai saputo trovare un club in cui lui e la sua famiglia si sentissero a proprio agio… Ci sono tanti elementi che non abbiamo. Quello di cui siamo sicuri è che è un grande marcatore, un buon marcatore.“
Era in ritardo per l’allenamento? “Sì, è in ritardo. Non è un problema, ma c’è un modo per affrontarlo. È stato molto semplice per me e non l’ho scelto una volta. Arriva a settembre, arriva tardi tre o quattro volte in dieci giorni, io non lo raccolgo ad ottobre, ma lo raccolgo a novembre. Gli ho semplicemente detto: hai capito adesso? Poi ogni volta saliva sull’autobus un quarto d’ora prima. Ha capito, era finita. Un esempio e basta“.
E non era l’unico? “No, ma bisogna capire che se al club gli abbiamo permesso di fare quello che voleva da giovane, in Nazionale non è più così. Quindi ha dovuto seguire la regola, come tutti, è una questione di rispetto verso gli altri e verso i dipendenti“.