Home Notizie principali Maria Vitoria Longi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, ha dichiarato a La Press: “Come trasformare una crisi in un’opportunità?”

Maria Vitoria Longi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, ha dichiarato a La Press: “Come trasformare una crisi in un’opportunità?”

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Maria Vitoria Longi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, ha dichiarato a La Press: “Come trasformare una crisi in un’opportunità?”

Una promettente fusione tra diverse discipline, principalmente danza e cinema, si terrà dal 10 al 14 novembre al Teatro dell’Opera Hall. Incontri che riuniscono artisti tunisini e italiani nella cornice di questa pista da ballo italiana e ruotano attorno al mondo della danza e del cinema. L’Istituto Italiano di Cultura (IIC Tunisia) in Tunisia, il Centro di Danza Tunisino, Cnci e il Teatro dell’Opera hanno unito le forze attorno ad un duro lavoro volto a raggiungere questi 2.e Edizione “Video Opera Danza”. Fermati 2e Edizione con direttore dell’IIC Tunisi con Maria Vittoria Longi.

Puoi dirci di più su “Video Opera Dance”?

L’atteso evento riunisce danzatori e artisti italo-tunisino sul palco del Teatro dell’Opera della Cité de la Culture nell’ambito di una serie di incontri artistici dal 10 al 14 novembre 2021. VOD nasce da un’iniziativa prima di tutto. Dalla collaborazione tra il Centro Coreografico Tunisino e il Teatro dell’Opera tunisino quest’anno sarà presentato nella sua 2°e La modifica. Lanciata nel bel mezzo della crisi del governo 19, nel dicembre 2020, la manifestazione è stata anti-epidemia. Ha avuto luogo una stretta collaborazione con CNCI, che unisce cinema e danza. Sono stati verificati i passaggi che consentono agli studenti di cinema di essere seguiti, di frequentare laboratori, laboratori, lezioni di danza e di immergersi nell’arte della danza. I ballerini esistenti si sono adattati al corso della master class, migliorando le sessioni di formazione e apprendimento. Questo lavoro, che unisce danza e cinema, ha introdotto una piattaforma di danza italiana progettata in collaborazione con un’azienda culturale italiana rinforzata con strumenti digitali, che è attualmente molto popolare. Il lavoro tra artisti tunisini e italiani è andato molto bene. Questo sito può riunire professionisti, dilettanti, aspiranti appassionati di danza e spettatori. Questo sito coordinerà le relazioni tra Italia e Tunisia.

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Il posto delle arti nel mondo digitale è cresciuto in modo significativo dalla crisi del Covid-19. Hai bisogno del digitale?

Assolutamente. È diventato addirittura essenziale. La crisi deve essere trasformata in un’opportunità. Non solo possiamo fare spettacoli online, ma è bene integrare il digitale nella vita. Combinare spettacoli digitali e artistici è fantastico: entrambi si completano a vicenda. Attira un pubblico più giovane e ci sono molti giovani in Tunisia: italiani, ma soprattutto tunisini misti di tutte le età, e quelli che ricordano “Roy Uno”. Grazie a questo canale televisivo, un’intera generazione ha imparato a parlare fluentemente l’italiano.

L’impatto di questa catena è stato significativo. Questa conoscenza della lingua italiana appresa attraverso la televisione può essere considerata una tradizione da preservare?

Assolutamente. Una grande tradizione anche per la lingua italiana. Molte persone usano l’italiano: per noi è importante, dobbiamo salvarlo, preservarlo, promuoverlo. : È interessante che due lingue, due culture e le stesse radici di due popoli valorizzino il patrimonio mediterraneo comune a italiani e tunisini. Questa è la nostra storia, così interessati a sfruttare questo scambio e la diversità di entrambe le culture. L’Impero Romano, la storia di Cartagine, queste sono certamente conquiste, ma dobbiamo continuare a preservare altre conquiste contemporanee. Questa è una risorsa per le persone dei nostri due paesi.

Com’è andato il lavoro di Syhem Belkotja e del Centro di danza tunisino?

lo so ioMe Belkhodja già da molto tempo. Conosco il suo impegno e la sua dedizione. Il lavoro sta andando bene e abbiamo ottenuto buoni risultati. In precedenza, da quando ero in Tunisia, abbiamo lavorato insieme. Ma quest’anno la nostra collaborazione con il Centro di danza tunisino è ancora più forte. C’è anche un rapporto molto strutturato con il Teatro dell’Opera: abbiamo voluto siglare un accordo tra l’Opera e l’Istituto per acquisire ora la possibilità di realizzare diversi progetti e programmi in futuro. Cultura italiana in Tunisia.

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Cosa pensi di fare in futuro per l’Istituto Italiano di Cultura?

Abbiamo un ricco piano. Il 26 ottobre abbiamo terminato il nostro “Un Gala Lyric” al Teatro dell’Opera, dove abbiamo potuto ascoltare e vedere sul palco brani dell’opera italiana presentati da tunisini. Senza dimenticare la Settimana della Gastronomia Italiana che si svolgerà il 3, presto ci sarà un sistema operativo VOD.e Settimana di novembre 2021.

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