Prima di Milan-Sanremo: “So cosa mi aspetta”
“Ho sempre dato il meglio di me nelle gare di lunga distanza, sono un corridore più di resistenza, e poiché la Milano-San Remo si adatta così perfettamente a questo schema, aveva quasi senso per me essere alla partenza. In realtà ne ho parlato in questo modo nell'anno passato, e mi sono detto che poteva essere bello esserci, ma sono davvero concentrato. Ho avuto l'opportunità l'anno scorso di partecipare a due monumenti, il Giro delle Fiandre e Liegi-Bastogne-Liegi. Ricordo che non era facile nelle Fiandre. Ero nervoso tutto il giorno. Mentalmente è molto faticoso perché devi stare sempre sul posto.
Nella Milano-San Remo mi aspetto una gara diversa, che durerà sei ore e mezza e richiederà molta concentrazione. Quando ho guardato questa gara, mi è piaciuta la distanza e ha davvero suscitato il mio interesse. Era uno sport classico che spesso regalava la pole position ai corridori mentre oggi non è più così. Quest'anno sono in modalità scoperta e dovrò sicuramente tornarci per avere successo un giorno. Siamo fortunati ad avere un leader come Arnaud (Demare) che è al suo 11° o 12° anno e che ha già vinto una volta. Non conosco le vie di arrampicata della Cipressa e del Poggio, ho solo guardato i video. Ma so cosa aspettarmi. Penso che avere Arno come guida sarebbe un vantaggio. Logicamente ci si può aspettare un duello tra Pogacar e Van der Poel, ma non è mai da escludere un ribaltamento. »
Dopo Milan-Sanremo: “Non so bene come siano andate le cose in attacco”
“Finalmente, contrariamente a quanto immaginavo, la giornata è passata velocemente. Ho cercato di lavorare il più possibile con Arno (Inizia) Per posizionarlo bene e fare in modo che non sia esposto a troppo vento. Anche noi abbiamo fatto la nostra parte spostandoci in testa al gruppo per evitare che la fuga durasse troppo a lungo. Forse è per questo che la gara mi è sembrata velocissima. Ho fatto in modo che fosse una gara di altissimo livello. Sono felice di aver fatto il mio lavoro. L'unica cosa che non so veramente è come sono andate le cose nell'introduzione. Terminata l'opera si spostò ai piedi della Cipressa. È una corsa diversa dalla Corsa delle Fiandre ma richiede anch'essa grande concentrazione.
Lì ha un contatto terribile nella finale mentre nelle Fiandre ha un contatto per quattro ore e alla fine ci ritroviamo con una gara di classe in cui la situazione viene risolta prima degli ultimi chilometri. Nella Milano-San Remo devi rimanere concentrato per oltre 250 miglia, con molti posti alla fine. Penso di aver imparato molto oggi (Sabato) E tutto questo mi sarà utile per gli anni a venire. Sono giovane e continuo a commettere errori, ma cerco sempre di fare le cose bene. Con un po' di soldi, questa sarebbe la mia gara preferita per gli anni a venire. »
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