la decisione È caduto mercoledì sera presto : i parlamenti europei hanno approvato il divieto dei veicoli privati o commerciali alimentati da motori a combustione dal 2035. Da questa data saranno ammessi solo i veicoli che non emettono più gas serra. Una strada maestra per le auto elettriche o a idrogeno segnerebbe anche la fine delle auto diesel e benzina.
Una decisione che rientra nell’obiettivo dell’Unione Europea di ridurre significativamente le emissioni di gas serra degli Stati membri, per combattere il riscaldamento globale, di cui l’anidride carbonica è uno dei principali fattori. Tuttavia, si stima che circa il 30% delle emissioni di anidride carbonica prodotte in Europa provenga dai gas di scarico dei veicoli.
Il testo, che il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza con 339 voti contrari, 249 contrari e 24 astensioni, è stato adottato. “Con questi standard, portiamo chiarezza nell’industria automobilistica e stimoliamo l’innovazione e gli investimenti per le case automobilistiche”, si è rallegrato l’olandese Jan Hetema (Revamp). Inoltre, sarà più economico per i consumatori acquistare e guidare auto a emissioni zero”.
Il testo, acclamato ieri, è oggi oggetto di pesanti critiche. Quanto a una disposizione che sarebbe passata quasi inosservata: un emendamento di testo, introdotto dagli italiani del gruppo ECR, consentirebbe alle case automobilistiche di lusso di continuare a produrre auto a benzina o diesel già dopo la scadenza del 2035. Il Parlamento europeo rileva che i produttori che si iscrivono cosa Tra le 1.000 e le 10.000 autovetture all’anno potranno ancora rifornirle di motori a combustione fino al 2036. Coloro che ne costruiscono meno di 1.000 esemplari all’anno non saranno presi di mira da successivi divieti. Insomma: una licenza per inquinare dopo il 2035.
“Per quanto riguarda i motori a combustione, il Parlamento europeo rifiuta un margine del 10% per i produttori Clio, ma le Ferrari saranno esentate e potranno continuare a utilizzare la benzina”, ha affermato il Parlamento europeo Agnès Evren.
Modifica – denominata Modifica Ferrari – che andrà quindi a beneficio dei produttori di auto di lusso. Più in una Lamborghini, Bentley o Rolls-Royce che in Ferrari da quando il marchio discendente dei cavalli ha superato la soglia delle 10.000 vendite l’anno scorso. D’altra parte, i produttori che producono tra 1.000 e 10.000 auto all’anno non subiranno una riduzione del 55% delle vendite dei loro modelli termoelettrici dal 2030. Ma dal 2036.
Guardando indietro, il testo è soprattutto un lasciapassare inquinante per i più ricchi che potranno quindi ancora acquistare nuove auto che emettono calore e gas serra dopo il 2035.
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