Pubblicato il 13 agosto 2024
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Da gennaio 2022, sono stati registrati un totale di 38.465 casi di vaiolo, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, con 1.456 decessi in 16 paesi africani, tra cui Marocco, Egitto, Sudan, Costa d’Avorio e Repubblica Democratica del Congo. IL Ruanda. Ciò rappresenta un aumento del 160% dei casi rispetto al 2023, secondo i dati diffusi la scorsa settimana dall’Africa Center for Disease Control and Prevention (Africa-CDC), l’agenzia di sanità pubblica dell’Unione africana.
“Ho attraversato Mpox adesso IL confini, colpendo migliaia di persone in tutto il nostro continente. […] È con il cuore pesante ma con un impegno costante nei confronti del nostro popolo africano e dei nostri concittadini che dichiariamo il vaiolo un’emergenza sanitaria pubblica a livello continentale. Confermare Il capo dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, Jean Cassia, durante una conferenza stampa.
“Questo annuncio non è solo una formalità, è un chiaro invito all’azione. È un riconoscimento che non possiamo più permetterci una reazione. Dobbiamo essere proattivi e aggressivi”. In Ha aggiunto: “I nostri sforzi sono volti a contenere ed eliminare questa piaga”.
Questo annuncio, che consentirà in particolare di sbloccare i fondi necessari per ottenere i vaccini e ottenere una risposta continentale, arriva alla vigilia di una riunione del Comitato di emergenza dell’organizzazione. mondo Salute (OMS) per valutare se il massimo livello di preparazione sanitaria debba essere dichiarato a livello internazionale in risposta a questa malattia.
Nuova razza
Il vaiolo è una malattia zoonotica, nel senso che si diffonde dagli animali all’uomo, ma si trasmette anche attraverso il contatto fisico ravvicinato. con Una persona infetta. Secondo l’Africa CDC, il virus ha un tasso di mortalità superiore al 3% e i bambini sotto i 15 anni sono i più colpiti, rappresentando almeno il 60% dei casi. Il continente sta affrontando la diffusione di A nuovo Il ceppo virale, scoperto nella Repubblica Democratica del Congo nel settembre 2023 e denominato “Clade Ib”, è più mortale e più trasmissibile dei ceppi precedenti.
Questa nuova variante provoca un’eruzione cutanea su tutto il corpo, rispetto ai ceppi precedenti eruzione cutanea E lesioni localizzate sulla bocca, sul viso o sui genitali. Nel 2022, un’epidemia globale, trasmessa dal sottotipo 2, si è diffusa in un centinaio di paesi in cui la malattia non era endemica, colpendo principalmente uomini omosessuali ed eterosessuali. bisessuale. Poi l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di massima allerta nel luglio 2022 di fronte a un’epidemia di casi nel mondo, per poi rialzarlo meno di un anno dopo, nel maggio 2023. L’epidemia ha causato la morte di circa 140 persone su circa 90 persone. 000 condizione
(Con AFP)