Da quattro mesi i batteri “carnivori” terrorizzano la popolazione giapponese. Sono stati registrati più di 850 casi. Dobbiamo preoccuparci di questo in Francia?
Da gennaio in Giappone sono stati segnalati più di 850 casi di streptococco di gruppo A, 2,8 volte in più rispetto allo scorso anno, osserva. 7sur7. Nell’arcipelago sono obbligatorie mascherine e distanziamento sociale.
Necrosi e shock tossico
Lo streptococco A è generalmente considerato a bassa patogenicità e si insedia attraverso lesioni sulla pelle o nello spazio faringeo. Si trasmette da persona a persona attraverso l’aria. L’unico modo efficace per proteggersi è indossare con cura una maschera chirurgica.
Ma se i batteri riescono a penetrare sotto la pelle, ad esempio attraverso una ferita indolore, le conseguenze possono essere gravi. Dopo 2 o 3 giorni di incubazione appare il rossore e la febbre aumenta. I batteri poi distruggono il tessuto che a volte può portare alla fascite necrotizzante.
Secondo il professore e specialista in malattie infettive Paul Loubet, capo del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale universitario di Nîmes, nei casi più gravi i batteri possono causare shock tossico: “I batteri rilasciano tossine che causano una reazione infiammatoria in tutti gli organi“.
Supporto troppo tardi
Uccide circa una persona su quattro, secondo il Dipartimento di sanità pubblica della Columbia Britannica (Canada), dove si trova anche la malattia. In Giappone, quest’anno, il tasso è di una persona su tre.
Se l’infezione viene trattata molto presto, la persona può guarire, ma come in molti casi nell’arcipelago giapponese, i medici sono costretti ad amputare gli arti. Il professor Loubet lo spiega in particolare prestando attenzione a “Troppo tardi, fragilità legata all’età, alla malattia, al cancro o a un ceppo specifico“.
I batteri possono essere trattati con una grande dose di antibiotici, come l’amoxicillina, a cui sono sensibili. Nel 95% dei casi”I batteri causano condizioni benigne“, sottolinea il professor Loubet.
Dopo essere riapparsi nel giugno 2023 a Tokyo, gli streptococchi hanno portato tre quarti delle 47 prefetture del Giappone a essere messi in stato di “allarme rosso”.
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