Philippa Langley, un’umile impiegata vittima di bullismo da parte del suo capo a Edimburgo, è quasi depressa. Una sera, quando ho assistito allo spettacolo Tragedia al Teatro “Riccardo III” di Shakespeare, Qualcosa è scattato in esso: e se questo monarca offeso non fosse questa caricatura di un infido traditore trasmessa dalla storia ufficiale? Questa mamma scoprirà una cosa che porta ad un’altra Abilità storiche amatorialie intraprende una folle ricerca: individuare i resti di Riccardo III, che non sono mai stati ritrovati…
Sulla carta, è difficile vedere come realizzare un film Il desiderio di una donna borghese che desidera riabilitare un re morto nel XV secolo. Questo senza contare il talento combinato Steve Coogan e Stephen Frears. La prima, con il compagno di sceneggiatura Jeff Pope (già autore di “Philomena” e dell’ottimo “Stan and Ollie”), e grazie all’attrice Sally Hawkins (“The Shape of Water”) dipinge il ritratto di una Philippa Langley delusa dalla carriera che, in questa ricerca storica, troverà un modo per affermare le sue convinzioni e il suo intuito femminile di fronte al sessismo e alla simpatia dei suoi interlocutori. Il secondo è impareggiabile nel raccontare una storia con immensa fluidità, senza mai annoiare lo spettatore e conservando sempre il dono dell’ammiccamento e dell’ironia.
“The Lost King non è un “grande” film di Stephen Frears, non è “Tamara Drew” né “Philomena”, ma lo è Nuovo ritratto di una donna che si guarda con piacere.
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