I ricercatori sono stati in grado di raggiungere una velocità di trasmissione di 301 terabit al secondo su una singola fibra ottica standard. Questa impresa può aumentare significativamente la capacità delle reti ottiche esistenti a un costo inferiore.
Un team internazionale di ricercatori Dal Regno Unitodagli Stati Uniti e dal Giappone, ha appena creato un nuovo record VelocitàVelocità Per fibra ottica. Utilizzando una singola fibra ottica, gli scienziati sono stati in grado di raggiungere la straordinaria velocità di 301 terabit al secondo (Tbps). Si tratta di 301.000 volte la porta di rete Gigabit massima sulla maggior parte dei computer.
Chi segue la notizia potrebbe rimanere sorpreso da questo record: dallo scorso dicembre, un team giapponese ha stabilito un nuovo record, molto più alto, raggiungendo 22,9 petabit al secondo (Pbps), ovvero 22.900 terabyte al secondo. Tuttavia, questa impresa è stata ottenuta utilizzando un cavo proprietario contenente 38 core e apparecchiature impossibili da integrare nelle reti odierne. Questo nuovo record di 301 terabit al secondo, meno impressionante ma altrettanto impressionante, è stato raggiunto utilizzando fibre ottiche standard, come quelle utilizzate per la comunicazione domestica.
Una tecnologia che può essere integrata nelle reti ottiche esistenti
I ricercatori hanno raggiunto questa produttività facendo affidamento sui nastri Lunghezze d'ondaLunghezze d'onda Ottiche E ed S, solitamente sottoutilizzate. I sistemi convenzionali utilizzano le bande C ed L e le lunghezze d'onda ottiche da 1530 a 1625 nmnm. Con queste due nuove bande, la lunghezza d'onda utilizzabile inizia a 1360 nm. Ciò richiede la progettazione di nuovi amplificatori ed equalizzatori di guadagno ottico.
Questo progresso rappresenta un modo conveniente per aumentare drasticamente il numero di persone Larghezza di bandaLarghezza di banda Reti ottiche esistenti, evitando la sostituzione della fibra già installata. I ricercatori hanno presentato il loro lavoro alla Conferenza europea sulle comunicazioni ottiche (Ecoc) e hanno pubblicato i dettagli della loro ricerca sulla rivista Lettere di ottica.
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