L’Italia ha battuto tutti i suoi record vincendo 40 medaglie, di cui 10 d’oro, alle Olimpiadi di Tokyo. Il paese è stato toccato da storie accattivanti. Tra questi c’era Eseosa Fostine Desalu (“Fausto” in italiano), un italiano di origini nigeriane che è stato uno dei campioni olimpici nella staffetta 4 x 100 metri.
Dal nostro corrispondente a Roma,
La commovente storia del 27enne Fosto Desalu è intimamente legata a sua madre Veronica. Originaria di un villaggio della Nigeria, si è trasferita in Nigeria nel 1991 con il marito nella provincia italiana di Cremona. Ma non appena il loro figlio è nato, l’ha abbandonata.
La cinquantenne, dal bel viso, è perfettamente tonda e liscia, di giorno governante e di notte baby sitter di un anziano. Sacrifica la vita per crescere, educare e formare con dignità suo figlio. Veronica Desalu ha fatto di tutto per Fosto. In particolare, raccoglieva pomodori, un lavoro noioso spesso riservato agli immigrati africani.
Diventata italiana dopo 18 anni
“Vivere all’estero è sempre difficile per gli immigrati”, ha detto Veronica al quotidiano La Stampa. “Ecco perché ho instillato in mio figlio il senso del dovere e il rispetto per gli altri. Queste sono le basi dell’integrazione”. Veronica sostiene anche di aver insegnato a Fosto a non rovinare nulla. Le sue parole suggeriscono le condizioni più umili in cui è cresciuto: “Compri scarpe nuove e vestiti nuovi solo quando gli altri non possono usarli”.
Con sguardo penetrante, Fosto dice di non essere mai mancato di nulla. Dall’età di 12 anni si innamora di un sogno che finalmente si avvera: “Stare su un palco, cantare lacrime di gioia e l’inno nazionale Fratelli d’Italia ad alta voce”. Tuttavia, Fosto non ha ricevuto la cittadinanza italiana fino all’età di 18 anni.
L’Italia non ha ancora introdotto lo “jus soli”. Il disegno di legge è stato bloccato a causa della mancanza di sostegno in parlamento. Ad oggi, i bambini nati in Italia da genitori stranieri possono richiedere la cittadinanza italiana solo se hanno compiuto la maggiore età e hanno risieduto stabilmente nel Paese dalla nascita.
Lo ha notato Fosto: “Bisogna vivere secondo le leggi vigenti come mi ha insegnato mia madre. Ma mettere tra parentesi un bambino nato in Italia è doloroso”, ha detto al Corriere Della. .
Sua madre può riposare in Nigeria
Comunque, niente rovinerà la sua immensa felicità. Come gli altri nove atleti italiani che hanno vinto l’oro alle Olimpiadi di Tokyo, riceverà dallo Stato 180.000 euro. Promette di ricompensare sua madre per tutti gli sforzi che ha fatto per se stessa.
Secondo Veronica, dopo molti anni di duro lavoro, spera di tornare in Nigeria per riunirsi con la figlia maggiore. Ma aspetterà che il suo campione olimpico crei la sua famiglia in Italia.
Chissà se questa profonda vicenda umana riprenderà il dibattito sul diritto allo sbarco in Italia e permetterà alle persone di vedere il colore più discriminato del Paese nei confronti degli immigrati.