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Olimpiadi 2024: due giornalisti trascorrono dieci ore in detenzione

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I giornalisti sono stati prima esaminati da un agente di polizia civile che ha chiesto loro la loro identità, molto prima che iniziasse l’azione armata. Sul posto sono subito arrivate quattro camionette della polizia. Questi ultimi hanno presentato la tessera stampa per assicurarsi che non avrebbero avuto problemi e per giustificare la loro presenza. Nella sua testimonianza a Reporter Senza Frontiere, Patricia Huchot-Boissier osserva: ““Potrebbe essere falso”, mi sono sentito rispondere. La polizia ha poi deciso di arrestare i giornalisti. “Hanno reagito bloccandomi all’auto, ammanettandomi le mani dietro la schiena e costringendomi a salire in macchina”, dice Arnaud Villette. . Qui ho appreso che il motivo addotto era la partecipazione a una manifestazione illegale con l’obiettivo di causare danni”.

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A seguito di queste accuse, i giornalisti sono stati arrestati in una stazione di polizia a Saint-Denis. Dopo essere stati rilasciati dopo dieci ore di detenzione, hanno raccontato le procedure di polizia che hanno dovuto seguire: “Ci hanno chiuso in una cella di 4 x 2 metri e lì abbiamo trascorso la giornata. Abbiamo fatto il test del DNA, preso le impronte digitali e fotografato. Mi sono stati tolti i lacci delle scarpe e gli occhiali. Le domande degli agenti di polizia si concentravano sul mio lavoro e sulle mie opinioni politiche personali.”

In risposta a queste testimonianze, Reporter Senza Frontiere ha inviato una dichiarazione al Ministero degli Interni francese in cui si afferma:Esortiamo il Ministero dell’Interno a ricordare alla polizia i diritti speciali dei giornalisti per coprire i loro interventi nelle manifestazioni, autorizzate o meno, in conformità con il Piano Nazionale per il Mantenimento dell’Ordine (SNMO). I Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, che si sono svolti alla presenza di migliaia di giornalisti francesi e stranieri, dovrebbero essere il momento ideale per rispettare il diritto all’informazione di tutti.

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Da parte sua, il comando di polizia di Saint-Denis ha inviato la sua versione dei fatti:“I due giornalisti e un attivista dell’organizzazione Saccage 2024 stavano distribuendo volantini sulla strada pubblica. Partecipavano ad un gruppo con l’obiettivo di commettere atti di violenza o causare danni. Hanno continuato a essere detenuti dalla polizia per un periodo assolutamente necessario per accertarne l’identità, l’identità e l’inesistenza.” Coinvolgersi nei fatti”.

Il caso è chiuso e i giornalisti sono ora liberi di muoversi.

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