Stavamo giocando da 81 minuti quando Kasper Schmeichel ha respinto la palla nella sua direzione. Data la sicurezza con cui Torgan giocava – aveva interpretato il ruolo di Zidane poco prima – avrebbe avuto la sensazione di poter controllare la palla con la schiena o con la spalla. Ma Thorgan non era ancora diventato l’Eden, quindi tentò il controllo tradizionale. Cinque minuti dopo, un grande abbraccio da parte del suo allenatore la dice lunga sulla sua prestazione.
Thorgan è tornato al livello a cui ha giocato la maggior parte delle sue 47 partite con la nazionale. Ci dirigeremo presto verso la nostra 48esima testa? Torgan, però, si è mostrato al momento giusto per Domenico Tedesco (la sua scelta verrà annunciata venerdì), che non lo ha ancora scelto nemmeno una volta dai tempi da allenatore del sindacato. Thorgan non può incolpare troppo il successore di Roberto Martinez. O era infortunato (come a marzo, quando era al PSV Eindhoven), non aveva abbastanza tempo per giocare o semplicemente era in cattiva forma.
Tedesco ce lo ha rivelato nella sua intervista di sabato: nella sua selezione per gli Europei sono rimasti solo cinque posti dove è in dubbio. Thorgan sarà uno dei candidati? I suoi concorrenti non sono ultimi: Carrasco, Duco e Troussard. Dovrà eguagliare le prestazioni che ha fatto al Cercle per essere uno dei fortunati.
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