L’intero settore immobiliare, in particolare quello abitativo (tanto!) è stato difficile in quanto non vi era un portafoglio ministeriale ad esso dedicato. Amelie de Montsalin è riuscita a rimediare al colpo confermando di essere stata “sicuramente” ministro dell’edilizia abitativa, e nessuno si è lasciato ingannare o rassicurare da questa assenza.
Alcune voci anche qui, comprese quelle Filippo PelletierSospettando il profondo interesse per l’esistenza di un ministro “speciale”, la nomina di Oliver Klein ha avuto l’effetto di una “sorpresa divina” per gli esperti spesso preoccupati, ed è giusto che sia così.
Innanzitutto, perché è un funzionario eletto, conosce dall’interno i problemi del dipartimento: presidente di Anru dal 2017 e sindaco di Clichy-sous-Bois, non è estraneo alle materie “casalinghe”. Poi, un altro buon segno, perché il titolo del ministero include anche la città, come un’eco del portfolio di Jean-Louis Borleau, sempre tanto mancato dal dipartimento (il suo Trofeo della Giuria in “Trofei Logge e Territori”, 2021, glielo ha ricordato bene).
Le relazioni devono ora essere esplorate con il nuovo rappresentante del ministro Christophe Bechu, che è stato promosso ministro a tempo pieno per il cambiamento ambientale e l’integrazione regionale solo un mese dopo l’ingresso nel governo.
Ma bisognerà occuparsi anche dei rapporti del rappresentante ministeriale, dei tre poli dell’Eliseo, di Matignon e di Percy, senza l’appoggio di nessun ministro, per quanto capace, del tutto impotente. .
“Specialista del cibo hardcore. Guru del web sottilmente affascinante. Giocatore. Tipico pioniere della birra. Amante dell’alcol. Amante del caffè. Esasperante umile fan dei viaggi.”