Pedro Acosta e Danilo Petrucci hanno avuto la gioia ad inizio anno di ricevere apprezzamenti dalla loro gente, sui loro campi sportivi o da soli. Per lo spagnolo è stato proprio sul circuito di Cartagena che è stato in qualche modo immortalato per evidenziare al meglio il suo viaggio 2021 che lo ha portato ai vertici del mondiale Moto3. Per l’italiano è stata una prestazione inaspettata durante la passata Dakar che gli ha attirato così tante attenzioni nella sua città natale, Terni. La scultura per uno e il murale per l’altro simboleggiano una reputazione che richiede solo un’ulteriore crescita…
Iniziamo con Daniele Petrucci il quale, al suo ritorno nella sua casa di Terni, notò la presenza di questo affresco che ricorda le sue ultime imprese in A Dakar che ha vissuto lui stesso come la sua esperienza più difficile come pilota di motociclette. Vincitore di tappa, ma anche infortunato più volte dopo una caduta che spesso si verifica a causa di malfunzionamenti tecnici, l’italiano può misurare il risultato in pittura durante il suo meritato recupero che utilizzerà per pensare alla tappa successiva. Prossima sfida: Moto America con ducati.
Pedro Acosta ha una storia cartaginese
La volpe delle sabbie Petrux scompare per far posto al giovane squalo Mazarrón Pietro Acosta. Uno pseudonimo incarnato in una scultura al quattordicesimo piano della Via Cartagena, che ha condiviso con i Tenori MotoGP durante il periodo di formazione. Il 17enne spagnolo è strettamente legato a questa pista poiché suo padre lo ha portato a iniziare a guidare le moto da bambino. Una gigantesca statua di squalo in ferro battuto circondata da una persona vantata sarà ricordata per sempre. I fan ora hanno un luogo di pellegrinaggio…
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