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Perché le dimissioni del premier italiano Mario Draghi preoccupano l’Europa

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Perché le dimissioni del premier italiano Mario Draghi preoccupano l’Europa

Fulmine in Europa. Dopo non essere riuscito a conquistare la fiducia di 3 partiti nella sua coalizione (il partito di estrema destra di Silvio Berlusconi, il partito di estrema destra di Matteo Salvini e il movimento populista 5 stelle), il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha restituito giovedì la sua lettera di dimissioni al presidente Sergio Mattina. Mattarella, chi “Un bris in azione”. La decisione, ormai inevitabile per le divisioni di governo, apre la strada a nuove elezioni il 25 settembre. in attesa, “Governo pronto a gestire l’attualità”ha annunciato il presidente italiano.

Il segretario di Stato francese per l’Europa, Laurence Boone, ha spiegato giovedì mattina che l’attesa partenza di Mario Draghi, “Pilastro per l’Europa”, Aperto un “Un tempo di incertezza”. Dal canto suo, il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, si è allontanato mercoledì, caso raro, sbattendo i partiti. “irresponsabile” L’ex capo della Banca centrale europea (BCE) ha abbandonato la minaccia di affondare il Paese “La tempesta perfetta”. Queste dimissioni, infatti, preoccupano tutta l’Europa. Ecco perché.

1. Perché l’estrema destra è in agguato

Personaggio rispettato, l’ex capo della Bce, il premier Mario Draghi, è riuscito a consolidare una coalizione dal centrosinistra (Partito Democratico, Italia Viva) alla Lega (estrema destra, anti-immigrazione) sul partito di Silvio. Forza Italia di Berlusconi (centrodestra) e Movimento 5 Stelle. Senza di lui, il gioco è ormai aperto quando si terranno le elezioni anticipate all’inizio di ottobre. Attualmente in testa ai sondaggi, Fratelli D’Italia di estrema destra di Giorgia Meloni ha una media del 23% dei voti. Politica 22% per Pd (centrosinistra), 15% per Lega (estrema destra) e 11% per Movimento 5 Stelle.

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Il partito di Georgia Meloni era una formazione post-fascista. È noto per essersi unito alla Gioventù Fascista del Movimento Sociale Italiano, il partito successore di Benito Mussolini, all’età di 15 anni. Nei suoi incontri, Georgia Meloney si definisce costantemente come una “Donna, Madre, Italiana e Cristiana”. Meno boutinofilo e più atlantista di Matteo Salvini, ha spiegato Giorgia Meloni nella sua autobiografia nel maggio 2021. La Russia fa parte di un sistema di valori europei che difende l’identità cristiana e combatte il fondamentalismo islamico. Tuttavia, il partito di estrema destra Forza Italia di Silvio Berlusconi e la coalizione di estrema destra rappresentata da Matteo Salvini e Fratelli d’Italia sono i favoriti in queste future elezioni.

Cosa c’è dopo questo annuncio?

2. Poiché una politica ferma con la Russia non è giustificata

Con l’addio di Mario Draghi, l’Europa perde un leader che ha preso una posizione ferma contro la Russia, inviando armi a Kiev e sostenendo le sanzioni europee contro Mosca. Il governo è caduto anche sulla questione dell’invio di armi in Ucraina. A giugno, il primo ministro italiano ha accompagnato il presidente Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Kiev per mostrare il loro sostegno all’Ucraina e alla domanda di adesione del paese all’UE. Un momento storico.

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Anche Mario Draghi lavora da mesi per ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas russo. A giugno, era del 25% rispetto al 40% dell’anno scorso, grazie agli sforzi di diversificazione. Uno degli ultimi viaggi di Mario Draghi è stato in Algeria, dove è stato raggiunto un accordo per aumentare le forniture di gas algerino a Roma.

Quale politica seguirà dopo l’addio di Mario Draghi, mentre né il Movimento 5 Stelle né la Lega di Matteo Salvini sono ugualmente determinati contro la Russia? Matteo Salvini ha da tempo stretti legami con la Russia. In particolare, in passato ha posato con orgoglio con magliette decorate con l’immagine del presidente russo Vladimir Putin. All’inizio di giugno, ha dovuto difendersi dopo le rivelazioni che mostravano che Matteo Salvini aveva cenato con l’ambasciatore russo in Italia il 1 marzo, giorni dopo che la Russia aveva invaso l’Ucraina.

3. Poiché l’economia potrebbe risentirne

Il debito pubblico è pari al 151% del PIL, un crescente divario di rapporto tra Germania e Italia. La terza economia della zona euro potrebbe essere colpita dall’uscita di scena di Mario Draghi, visto dai mercati come un polo di stabilità. “La credibilità dell’Italia ne risente molto” L’addio dell’ex banchiere centrale, così giudica Federico Vetrella, analista di IG Italia, cita AFP. Secondo lui, la diffusione (differenza proporzionale) può essere raggiunta “300 punti a medio termine”, Che cosa “Aumenterebbe ulteriormente il peso del debito pubblico”.

Con 240 punti base, lo spread tra i tassi di interesse decennali tedeschi e italiani è il più ampio dalla primavera del 2020. Un ritorno al potere della destra populista, che è in testa nei sondaggi, rischia di far deragliare lo spread. Nel 2018, dopo una coalizione tra Lega (estrema destra) e Movimento 5 Stelle (populista).

Giovedì la presidente della BCE Christine Lagarde ha annunciato un nuovo strumento volto a frenare la diffusione dei Paesi più fragili. Ma ancora “È impossibile” La BCE lo usa per aggiustarsi “Rischio politico e finanziario”, spiega Jack Allen-Reynolds, analista di Capital Economics. Un ritorno a una crisi del debito italiano simile a quella del 2012 è nella mente di tutti, anche se al momento non è l’ipotesi preferita dagli analisti finanziari.

4. A causa del compromesso nell’attuazione delle riforme

L’Italia avrebbe ricevuto 200 miliardi di euro dal programma di salvataggio europeo in cambio delle riforme avviate da Mario Draghi. Ma alcune dure riforme (fisco, concorrenza e catasto) attese dall’Unione Europea potrebbero lasciarlo fuori. “Se il 70% delle riforme previste nel programma non verrà realizzato entro la fine del 2022, l’Italia rischia di perdere miliardi di euro dal piano di salvataggio”, Avverte un diplomatico europeo citato da AFP.

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