Dopo essersi infortunato da fine aprile a fine stagione, il nazionale marocchino ha seguito dalla tribuna la retrocessione del Valladolid in seconda divisione.
Il disastro previsto si è verificato per alcune settimane a Salim, madre di Dio e Valladolid. Assente da fine aprile a causa di uno strappo alla spalla, il nazionale marocchino ha seguito, dagli spalti, la partecipazione dei suoi domenica contro il Getafe.
Imbattuto da tre giorni, il Valladolid non è riuscito a uscire dalla zona rossa ed è stato retrocesso nella Seconda Divisione spagnola. Brutte notizie anche per lo Standard, che avrebbe ricevuto un milione di euro di bonus se il Valladolid fosse rimasto.
Pieno di ambizioni quando ha lasciato lo Standard, il 26enne si trova ora in una situazione complicata: rimanere in LaLiga 2 e provare a riportare il Valladolid nella massima serie o trasferirsi già in un’altra squadra in un grande torneo europeo massimizza le sue possibilità di mantenere il suo posto in nazionale.
La Madre di Dio, arrivata alla Liga per un milione di euro, ha avuto una stagione molto tranquilla. Molta calma. Solo 268 minuti in campionato, per due gol e un assist. Una cosa è certa: trovare un datore di lavoro più appetibile sarà difficile per il centrocampista offensivo.
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