Su iniziativa dei membri della Lega professionistica, la Federazione belga si è riunita d’urgenza prima dell’inizio dei Diavoli, questo giovedì per la Svezia, e ha deciso di licenziare Bossart.
ILIl consiglio di amministrazione della Confederazione belga ha deciso di rescindere il contratto del suo amministratore delegato, Peter Bossart, con effetto immediato, secondo un comunicato stampa ufficiale.
Il Consiglio sta lavorando oggi per sostituire il suo CEO e nel frattempo garantirà il corretto funzionamento dell’URBSFA.
Nella corsa alla Coppa del Mondo, sono emerse per la prima volta le tensioni tra il CEO Peter Bossaert e il presidente Paul van den Polk. Per riassumere la situazione, Bossart inizia a criticare le incursioni presidenziali nelle operazioni della Confederazione belga, che mantiene come amministratore delegato. Al contrario, l’avvocato di Bruxelles si è ben presto rimesso in carreggiata osservando, a suo dire, la deriva autoritaria di Bossaert e alcune scelte sbagliate che non erano previste.
L’argomento della contesa era già maturato nel febbraio 2022, momento in cui Peter Bossart avrebbe potuto ottenere il più restrittivo possibile – vale a dire con la sola firma del presidente Robert Higgins e dell’amministratore Michael Verschuren e non dell’intera CA – indicizzando il proprio contratto . Che, secondo le nostre fonti, consisterà in una bolletta fissa annuale di 500.000 euro, accompagnata da un ulteriore bonus di 100.000 euro. Una pera per la sete che era, infatti, praticamente garantita.
Questo adeguamento salariale era legalmente soggetto solo a una parte del turnover dei dipendenti? Leggendo il nuovo contratto di Bossaert, che ha impiegato mesi per ottenere dall’interessato, è proprio questa la domanda morale che Van den Bulck si è posto, arrivando a commissionare uno studio in materia a uno studio legale specializzato, mentre allo stesso tempo, L’ufficio legale della Confederazione Belga stava facendo indagini nella direzione opposta.
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