Su invito del Centro Italiano di Cultura “Dante Alighieri” di Casablanca per un concerto atteso da tanti amanti della musica e appassionati in Piazza Vittorio, la famosissima Orchestra Casablanca – ha lanciato la sua nuova stagione culturale – e il Consolato Generale d’Italia a Casablanca.
Rinviato più volte a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, si è tenuto di recente un concerto per la gioia di una folta folla di oltre 450 persone che si è presentata a vedere un gruppo multietnico italiano nel cortile del consolato. Coloro che erano interessati alla musica e ai ritmi accattivanti aspettavano con impazienza.
Possiamo dire che la pazienza dei musicisti non è stata sprecata nell’atmosfera di questo concerto molto vivace, che ha rivaleggiato con i suoni e le melodie del pubblico molto emozionato, che ha tenuto i musicisti con il fiato sospeso per tutto lo spettacolo.
C’è da dire che il gruppo, considerato uno dei primi e più importanti gruppi multietnici italiani, ha dato fuoco al palco allestito per lo spettacolo.
Composto da musicisti di varie nazionalità, l’ensemble è entrato rapidamente nell’altalena delle cose, non ha risparmiato sforzi per creare l’atmosfera e soddisfare le aspettative del pubblico e ha offerto una serata spettacolare.
In un’atmosfera sonora magica, calda e rilassata, l’orchestra di Piazza Vittorio ha messo in luce – sa fare – artisti di talento che suonano vari strumenti come l’oud con una certa maestria e interpretano melodie che hanno subito incantato il pubblico cosmopolita. E soprattutto non c’è avarizia nelle ovazioni.
Come ha sottolineato all’inizio del concerto la presidente della Dante Alighieri di Casablanca, Marina Scanga Menjor, la creazione del gruppo italiano si basa sull’idea che “la diversità crea una ricchezza e ogni musicista che fa parte del gruppo”. Musicalmente è ricco a causa della sua cultura e della sua diversità artistica.
Ma per raggiungere questo livello di perfezione, è importante sottolineare che i talenti del gruppo sono tutti uguali, ha detto, “il risultato di anni di lavoro in cui ogni musicista ha condiviso la sua musica con gli altri. E per il suo paese”.
“Questa costante collaborazione, questo mix di culture mira a trasmettere al pubblico le stesse emozioni e sentimenti che la canzone di un musicista diventa la canzone di tutti gli altri membri della band”, ha sottolineato il presidente. Dante Alighieri di Casablanca.
Confermati Housin Atta (voce), Emmanuel Pultrini (chitarra e voce), Carlos Paz Duc (flauto andino e voce), Marcello Trelli (piano), Mohamed Ziad Trabelsi (oud, wtar e voce), Pino Pecorelli (elettrico). basso), Peppe d’Argenzio (sassofono) ed Ernesto López Mechural (batteria e voce) sono riusciti a elettrizzare i Casablancan presenti quella sera, regalando loro una serata strepitosa che testimonia il talento e il genio degli altri.
Per la cronaca, la banda di Piazza Vittorio nasce a Roma nel 2002, grazie alla volontà di un gruppo di artisti, intellettuali e operatori culturali, che hanno voluto mettere in luce Piazza Vittorio, considerata “un quartiere multietnico della Città Eterna” . , ricorda Marina Sganga Menjour, che ha annunciato la ripresa degli eventi culturali al Dante Alighieri di Casablanca.
Alain Buthi
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