Q* rappresenterà un importante passo avanti nel campo dell’intelligenza artificiale. È un modello in grado di risolvere problemi logici in modo umano, sollevando preoccupazioni sul suo potenziale impatto sul futuro dell’umanità. Secondo informazioni di Reuters, i ricercatori di OpenAI hanno espresso le loro preoccupazioni in una lettera al consiglio di amministrazione della società, evidenziando la presenza di ““Una potente scoperta sull’intelligenza artificiale che, secondo loro, potrebbe minacciare l’umanità”.
Preoccupazione giustificata?
La questione etica relativa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale raggiungerà un nuovo livello con l’avvento di Q*. Poiché l’intelligenza artificiale generativa continua ad evolversi, le preoccupazioni sul suo impatto sul mercato del lavoro e sulla possibilità di perdere il controllo su questi sistemi stanno diventando sempre più pressanti.
La preoccupazione riguardo a Q* non riguarda solo le sue capacità di risoluzione dei problemi, ma anche la possibilità che rappresenti un salto verso la superintelligenza, uno stadio in cui l’intelligenza artificiale supera l’intelligenza umana. Se è così, ciò solleva questioni fondamentali sulle implicazioni etiche e sulle misure di sicurezza che circondano tali sviluppi.
Il licenziamento iniziale di Sam Altman può essere interpretato come una reazione immediata alle preoccupazioni sollevate dalla lettera dei ricercatori. Tuttavia, il suo rapido ritorno alla carica di amministratore delegato aggiunge un elemento di mistero alla storia.
Sarai presto condannato alla pigrizia e al reddito di massa se non sarai in grado di competere con l’intelligenza artificiale?