Questa settimana, il podcast “Déclic – Le Tournant” si interroga sulle cause della nostra crisi energetica. Basato su un’intervista con Jean-Pierre Hansen, ex presidente di Engie Electrabel, il programma fornisce le chiavi per comprendere la crisi che stiamo attraversando.
Per Jean-Pierre Hansen c’è, alla radice di questa crisi, una doppia colpa da parte degli europei. “In primo luogo, è ingenuo che affidino una parte significativa delle loro forniture di gas alla Russia. Sappiamo però che chi porta un’arma a energia, in stato di tensione, la usa sempre, cosa che Vladimir Putin al momento non esita.“
ingenuità… e cecità
“Ma c’è anche mio zio”, Aggiunge l’ex capo del più grande gruppo energetico belga. “Da 20 anni tutta una serie di attori e professionisti del settore affermano che affidare tutte le energie a leggi pure di mercato non regge. Tuttavia, la Commissione non si è ancora discostata dalla sua linea. Madame von der Leyen mostra che questo dogma potrebbe finalmente cambia”.
Dovremmo nazionalizzare?
L’energia dovrebbe quindi essere nazionalizzata? Jean-Pierre Hansen pensa che non dovremmo necessariamente arrivare a tanto. Ma chiede una regolamentazione forte: “L’elettricità non è stata nazionalizzata in Belgio. Le aziende erano soggette al diritto privato ma regolamentate…con metodologie molto chiare e organismi molto specifici che regolavano il loro reddito. Con l’obiettivo di guadagnare abbastanza per attirare il mercato dei capitali, compresi i mercati internazionali. un punto. Non di meno, non di più. Questo non è un sistema di nazionalizzazione, è un sistema organizzativo“.
Scopri l’intervista completa a Jean-Pierre Hansen, in questo episodio di Nuovo PODCAST “Clic – The Turning” Chi vuole alimentare il dibattito sociale sulle tante trasformazioni sociali che incombono davanti a noi. Capire di agire.
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