Nel tardo pomeriggio di lunedì, Sera Si comunica che più di 280.000 euro in contanti sono stati rinvenuti il 19 luglio nell’abitazione di Hugh Le Maire, figlio dell’eurodeputata Marie Arena (PS). Questa scoperta è avvenuta nel corso di sei ispezioni (non visite domiciliari, come ha riferito l’avvocato di Mari Arena) effettuate nell’ambito della procura federale nota come Qatargate, in relazione a presunti atti di corruzione all’interno del Parlamento europeo.
Le sei perquisizioni avevano come obiettivo luoghi collegati, direttamente o indirettamente, a Mary Arena e ai suoi parenti. Pertanto, una delle operazioni ha preso di mira la casa di suo figlio. La stessa Madame Arena ha aperto la porta agli investigatori, che hanno così ritrovato questi mazzi di banconote.
Da dove viene il denaro e a chi appartiene? Gli investigatori devono ancora condurre ricerche più approfondite e i presunti collegamenti con il caso Qatargate devono ancora essere dimostrati.
Sul figlio di Marie Arena sono stati rinvenuti 280.000 euro in contanti
Potenziale conflitto di interessi
Tuttavia, questa informazione sembra una pietra antiestetica da infilare nella borsa ben carica di Mary Arena. Anche il suo nome figura in questo fascicolo fin dall’inizio dell’inchiesta, senza che l’eurodeputata socialista fosse stata intervistata. È una situazione sempre più inquietante, proprio mentre queste innumerevoli fughe di notizie alla stampa stanno riaccendendo il dibattito sul segreto investigativo e potrebbero mettere a repentaglio l’insieme delle indagini. E far sì che eventuali azioni penali in tribunale non vadano a buon fine…
Questo rischio era stato menzionato in precedenza quando il giudice istruttore Michel Claes si era ritirato dall’indagine che stava conducendo in quel momento, a causa degli stretti legami tra suo figlio e quello di Marie Arena. Ricordiamo che Nicolas Claes e Ugo Lemire erano soci di un’azienda specializzata nella vendita di CBD (canapa privata delle sue sostanze psicoattive).
A ciò si aggiunge il fatto che i due imprenditori (e i loro soci) si avvalevano dello stesso commercialista di alcune organizzazioni no-profit coinvolte nell’inchiesta Qatargate. Tra questi: Anti-Impunity, di proprietà dell’ex deputato europeo Pierre Antonio Panzeri, principale sospettato del caso Qatargate.
Un potenziale conflitto di interessi ha minato le indagini, costringendo il giudice Cleese a dimettersi.
Ci vediamo il 19 settembre
In un contesto del genere, il ritrovamento di più di 280.000 euro in contanti a casa di Hugho Lemerre non aiuta chiaramente gli affari di sua madre. “Chiunque abbia fatto trapelare queste informazioni cerca di danneggiare Mary Arena o Michelle Cleese, e forse entrambeSiamo rassicurati. Se, dopo tutto, Madame Arena non fosse stata messa alla prova, almeno sarebbe stato al di là di ogni comprensione.
Non c’è dubbio che le parti coinvolte nel caso, soprattutto gli imputati, utilizzeranno queste informazioni per caricare la barca Mary Arena.
Ciò può essere raggiunto anche entro poche settimane. Infatti, i nostri colleghi di… gratuito Sapete che il 19 settembre tutti gli interessati si riuniranno davanti alla camera d’accusa. Alcune settimane dopo, seguirà un’udienza durante la quale ciascuna delle parti coinvolte presenterà le proprie conclusioni affinché l’udienza possa essere discussa. Le strade possibili sono diverse: o le indagini condotte consentirebbero il perseguimento davanti a un tribunale penale, oppure i vizi procedurali sollevati avrebbero messo in ombra le indagini, non consentendo quindi alcun procedimento giudiziario.