27 luglio 2022 alle 16:31
Ecco una storia che dimostra che il cambiamento climatico diventerà presto una questione geopolitica ed economica. Il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacci hanno infatti spostato di alcune decine di metri il confine tracciato nelle Alpi.Italia
e Svizzera. Al centro di questo dibattito c’è il Rifugio delle Guide Cervino, un tempo situato in territorio transalpino e ora prevalentemente in Svizzera. Dobbiamo prima capire come è stata creata la demarcazione tra questi due paesi.
Il confine è stato deciso seguendo la linea di demarcazione dell’acqua che scorre al livello di questi ghiacciai alpini. Quelli che si estendono a nord rappresentano il territorio svizzero, e quelli diretti a sud appartengono all’Italia. In precedenza ben definito, questo confine è stato ridisegnato tra il 1973 e il 2010 in seguito allo scioglimento del ghiacciaio Théodoul, che ha perso un quarto della sua massa.
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Il Cervino, sede in particolare del rifugio delle Guide del Cervino, è una delle mete più ambite delle Alpi per la sua vicinanza ad una delle stazioni più grandi del mondo, il comprensorio sciistico di Zermatt-Cervinia. Costruito in Italia nel 1984, il rifugio, situato a 3.480 metri di altitudine, occupa oggi i due terzi del territorio svizzero.
Trattative serie
Per tre anni il naturale spostamento di questo confine, la situazione dell’asilo è stata al centro di molte discussioni e negoziati, che hanno portato a un compromesso nel novembre 2021. Ha spiegato Alain Wicht, capo del confine nazionale svizzero. Ciascuno dei due paesi ha offerto l’AFP: Dividi un po’ la pera, trova una soluzione e senti che entrambi sono, se non vincitori, almeno non perdenti. »
Il contenuto esatto dell’accordo non è immediatamente noto ed entrambe le parti dovranno attendere l’approvazione delle autorità. Ma Jean-Philippe Amstein, l’ex capo della delegazione svizzera, ha divulgato alcune informazioni all’Afp, assicurando che l’accordo prevedeva uno scambio di territori di dimensioni e valore simili: ” La Svizzera non era interessata a guadagnare parte del ghiacciaio e gli italiani non potevano compensare la perdita della superficie svizzera. »
L’asilo sarà sotto bandiera italiana
Una cosa è certa però, l’asilo deve essere l’Italia. Il custode del locale è stato informato della notizia ed è stato felicissimo della decisione: ” Rifugio resta italiano perché siamo sempre stati italiani. Il menu è italiano, il vino è italiano e la linea è italiana. »
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Si noti che sono previsti importanti lavori di ristrutturazione all’interno del manicomio. I lavori si sono bloccati durante i negoziati, con entrambi i paesi incapaci di concedere permessi di costruzione.
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