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Questo pizzaiolo era in fuga da una pericolosa banda italiana

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Questo pizzaiolo era in fuga da una pericolosa banda italiana

Edgardo Greco, condannato all’ergastolo per gli omicidi commessi in Italia nel 2006, è stato arrestato giovedì 2 febbraio, dopo 16 anni di latitanza.





Fonte AFP


Edgardo Greco, sospetto membro della mafia italiana, lavorava in un ristorante a Saint-Étienne sotto il nome di Paolo Dimitrio (didascalia foto).
© Jean-Francois FREY / MAXPPP / PHOTOPQR/L’ALSACE/MAXPPP

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ESi dice che dgardo Greco sia un membro della ‘Ndrangheta, una potente mafia calabrese. Il sessantenne italiano, condannato per omicidio in Italia nel 2006, è stato arrestato giovedì 2 febbraio a Saint-Étienne, nella Francia centro-orientale, dopo sedici anni di latitanza, ha riferito l’Interpol. Si stabilì in Francia mentre lavorava in diversi ristoranti italiani. La polizia francese lo ha arrestato sulla base di informazioni condivise tra i due paesi partner per il progetto I-Can (cooperazione dell’Interpol contro la ‘Ndrangheta).

L’arresto è avvenuto in una strada cittadina intorno all’1.40. Edgardo Greco, 63 anni, è comparso giovedì pomeriggio davanti a un magistrato della procura di Lione, che gli ha notificato ufficialmente un mandato di cattura emesso dalle autorità italiane. Ha rifiutato di consegnare alla magistratura italiana ed è stato trattenuto in detenzione, ha detto l’ufficio del pubblico ministero.

Ha lavorato in ristoranti italiani a Saint-Etienne

“Grande soddisfazione per questa importante operazione, grazie alle significative sinergie create nell’ambito della rete di cooperazione internazionale tra forze dell’ordine. Continua l’arresto di pericolosi latitanti”, ha commentato su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Piantossi.

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“L’operatività delle forze dell’ordine è senza sosta, giorno dopo giorno silenziosa, in Italia e all’estero, impegnate nel continuo compito di tutelare l’incolumità dei cittadini”, ha aggiunto. “L’azione decisa del governo contro ogni forma di criminalità organizzata” proseguirà “con decisione”, ha assicurato.

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Edgardo Greco, condannato all’ergastolo in Italia nel 2006 per gli omicidi, si è trasferito in Francia lo stesso anno, secondo l’ufficio del pubblico ministero. Secondo la stessa fonte, è diventato proprietario e gestore del Ristorante Caffè Rossini da giugno a novembre 2021. Secondo testimonianze e documenti consultati da AFP, si faceva chiamare Paolo Dimitrio e lavorava in diversi ristoranti italiani a Saint-Étienne.

Le vittime venivano uccise con sbarre di ferro

Secondo i Carabinieri italiani, dopo due omicidi commessi nel gennaio 1991 e l’ergastolo per tentato omicidio nel luglio 1991, Edgardo Greco è stato oggetto di un mandato d’arresto europeo dalla Procura della Repubblica di Cadenzaro (Calabria, Italia meridionale) nel 2014. Il latitante, definito “pericoloso” dall’Interpol, è fuggito mentre era in custodia della polizia. Faceva allora parte del clan Perna-Prinno, molto importante nel comune di Cosenza dove risiedeva.

“I fratelli Stefano e Giuseppe P. sono ritenuti corresponsabili dell’agguato del 5 gennaio 1991. Volevano maggiore autonomia e considerazione tra i clan cosentini”, spiegano i Carabinieri. Comunicato stampa. Le vittime sono state “uccise con sbarre di ferro nel magazzino del pesce […] E i loro corpi sono scomparsi e non sono mai stati ritrovati”, ha detto la stessa fonte.

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L’arresto arriva una settimana dopo un’importante operazione di polizia contro la mafia che infuria in Calabria. All’operazione hanno preso parte circa 300 agenti delle forze dell’ordine che hanno sequestrato beni per oltre 250 milioni di euro. Centinaia di membri dell’organizzazione sono attualmente indagati nella massima inchiesta.

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