Centinaia di arresti hanno avuto luogo nella capitale e in altre grandi città della Francia.
Diverse migliaia di persone si sono radunate venerdì sera in Place de la Concorde, a poche centinaia di metri dall’Assemblea nazionale. I manifestanti hanno appiccato un incendio e la tensione si è intensificata al calare della notte, con la polizia che ha fatto irruzione tra la folla, secondo i giornalisti dell’AFP.
Ha affrontato diverse centinaia di poliziotti con bottiglie e fuochi d’artificio, che hanno risposto con gas lacrimogeni, cercando di ripulire la scena sotto la pioggia. 61 persone sono state arrestate intorno alle 21:30, secondo la questura.
A Lione (centro-est), i manifestanti hanno preso d’assalto l’edificio del comune e hanno cercato di appiccare un incendio, ma la polizia ha spento rapidamente l’incendio e ha arrestato sei persone, secondo la prefettura.
Sempre a Lione, alcune centinaia di giovani hanno incendiato cassonetti, ribaltato motociclette, frantumato cartelloni pubblicitari, lanciato petardi e marchiato vetrine cantando: “Chi è questo? Per chi? Dipende da noi!”, secondo un giornalista di agenzia AFP immediatamente. La polizia ha risposto con gas lacrimogeni.
Il governatorato ha dichiarato che le tensioni nel centro della città hanno portato all’arresto di 36 persone.
A Strasburgo (est), 1.600 manifestanti si sono riuniti in Place Kléber. “Avanziamo anche con la forza”, cantavano i manifestanti. La prefettura ha denunciato un “degrado” nel centro della città, ma non sono stati effettuati arresti.
Mille hanno marciato nel centro di Lille (nord) e un corteo di poche centinaia si è disperso dolcemente a Bordeaux (sud-ovest).
Fonti parlamentari hanno affermato che le mozioni di censura dovrebbero essere esaminate all’Assemblea nazionale lunedì dalle 16:00 (15:00 GMT), a condizione che vengano convalidate poco prima della sessione.
Per far cadere il governo, una mozione di censura deve ottenere la maggioranza assoluta alla Camera, cioè 287 voti. In particolare, questo richiederebbe che una trentina di legislatori della destra repubblicana (su 61) votino a favore della proposta Liotte.
Il governo francese ha scelto di aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni in risposta al deterioramento finanziario dei fondi pensione e all’invecchiamento della popolazione.
La Francia è uno dei paesi europei dove l’età pensionabile legale è la più bassa, anche se i sistemi pensionistici non sono del tutto comparabili.
Questa misura del declino dell’età pensionabile legale cristallizza l’indignazione. I sondaggi mostrano che i francesi sono per lo più ostili, anche se il numero di manifestanti di strada e scioperanti è rimasto fermo o è diminuito nel tempo.