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Rimmer torna alle controverse quattro fasi dello Standard: incolpa il VAR, non Lardot

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Rimmer torna alle controverse quattro fasi dello Standard: incolpa il VAR, non Lardot

Nella conferenza stampa pre-partita contro l’OHL, l’allenatore dell’Anderlecht ha anticipato una domanda sulle decisioni arbitrali contestate allo Standard. Era pronto. Inizierò col dire che siamo tutti colpevoli di questa sconfitta. Anche io. Tutti commettiamo errori. Anche io. Ma ci sono state quattro fasi controverse in questa partita che potrebbero avere un impatto diretto sul risultato. “I quattro sono stati giudicati contro di noi.”

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Rimmer afferma di aver analizzato le immagini. “Il fallo di mano di Leone è stato rilevato dal VAR. Secondo me il giocatore dello Standard ha commesso lo stesso fallo di mano nel primo e nel terzo gol, ma il VAR ha deciso di non intervenire. E poi c’è il calcio di rigore che non è stato concesso dopo il fallo di Van Heusden su Dolberg, non capisco il francese, ma mi è stato detto che l’arbitro aveva detto che avrebbe concesso un calcio di rigore se avesse allertato il VAR.

Nawras

“Non riesco a immaginare che l’atmosfera a Celsin avrebbe destabilizzato un così buon governo internazionale”.

Conclusione di Rimmer: “Perché il VAR interferisce con Leoni e non con Van Heusden? E’ un mistero. Il suo compito è ancora quello di segnalare all’arbitro quando sbaglia o quando non vede una cosa o l’altra? Il VAR ha fallito. Bisogna farlo”. Accettarlo Anche il Liverpool ha dovuto farlo quando è stato annullato il suo gol corretto contro il Tottenham.

Il tecnico dello Sporting, quindi, non nutre rancore nei confronti di Lardo, che è andato a trovare nello spogliatoio. “È un grande arbitro a livello internazionale. Ho guardato le sue statistiche: ha fischiato più di 350 partite. Non posso immaginare che l’atmosfera di Slesin lo destabilizzasse”.

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Una cosa è certa: il 10 dicembre – il giorno della partita di ritorno contro lo Standard – è menzionato a grandi lettere nelle memorie di Rimmer. Che l’arbitro abbia chiamato o meno Lardot: il danese vuole vendicare l’ingiustizia subita dall’Anderlecht.

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