Torna in servizio il più grande esperimento di fisica del mondo: riparte l’acceleratore di particelle LHC, vicino a Ginevra. È stato chiuso per tre anni per miglioramenti, ed eccolo di nuovo: il 22 aprile, il CERN Large Collider, il più grande al mondo, si è riacceso. È in fase di test fino a questa estate. E poi esplorerà i segreti della sostanza per quattro anni.
Il collisore rompe le particelle l’una contro l’altra per scomporle e scoprirne di nuove. Non sembra molto high tech, in quanto tale, ma è esattamente quello che sta succedendo all’LHC. Questo collisore è un enorme anello lungo 27 chilometri sepolto a 100 metri sotto terra al confine franco-svizzero. All’interno, i fisici spingono i protoni, particelle che si trovano nei nuclei degli atomi. Due fasci di protoni che ruotano nell’anello, ciascuno in una direzione, si scontrano: i protoni esplodono, e questo dà origine a nuove particelle.
È così che i fisici hanno esplorato la materia dagli anni ’50, hanno gradualmente scoperto 17 particelle che compongono tutta la materia nell’universo e descrivono tutte le sue interazioni. L’ultima particella scoperta specificamente al CERN, nel 2012, era l’unica particella mancante: il famoso bosone di Higgs.
Quindi cosa cercherà l’LHC ora? Va alla ricerca dell’ignoto. Perché i fisici sanno che il loro modello a 17 particelle, sebbene completo di per sé, non è la fine della storia. Innanzitutto non include la gravità: non parla della forza che tiene i piedi per terra. Ma deve svolgere un ruolo, anche a livello di particelle. Perché ci sono ancora tanti misteri e altre domande… soprattutto la materia oscura: è una sostanza che sospettiamo guardando nello spazio: le stelle ruotano molto velocemente nelle galassie e questo indica che c’è una massa, una particella, che esiste ma che non possiamo vedere. Quindi l’LHC lo seguirà…
Per fare ciò, ha bisogno di più energia, quindi il lavoro è stato svolto nell’arco di tre anni per aumentare l’energia del fascio di protoni. E il gioco è fatto, il record di potenza è già stato battuto, lunedì, tre giorni dopo aver riavviato l’acceleratore. Un record mondiale, è stato accolto da un applauso nella sala di controllo del CERN. Ora non ci resta che attendere qualche settimana prima che inizino le collisioni.
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