A due giorni dal famoso grido contro il Var, Roberto Martinez è stato più calmo, lunedì sera, al National Stadium di Varsavia. Si è spiegato e parlato delle aspettative sulla sua squadra e delle critiche che lo circondano.
Roberto Martinez Sabato sera ha ricevuto i chiarimenti richiesti sulle citate linee VAR?
“Non ancora, ma ora non è il momento. Se lo dico è perché faccio parte della giuria in Belgio. Sostengo il Var e so che non è facile, possono esserci errori umani nel modo in cui le linee sono pareggiato, se non è ben calibrato, ora serve una soluzione automatica, in modo che il fuorigioco venga giudicato non appena la palla ha lasciato i piedi del giocatore. Sì, mi sono arrabbiato dopo la partita”.
Come vedi questa partita in uno stadio pieno, lontano?
“Per noi è una grande opportunità per vedere se siamo pronti per il Mondiale. È la sfida perfetta contro una squadra con esperienza, contro una delle migliori maglie numero 9 al mondo. Vedremo come gestiremo l’atmosfera, che è vicino a un torneo importante”.
Senti una pressione più generale a causa di scarsi risultati?
“No, la pressione viene sempre dall’interno, vogliamo essere perfetti, essere una squadra che possa competere nel Mondiale. È vicina, potremmo non sentirla, ma in realtà ci saranno solo sette giorni dopo. Martedì gioco. Nessuna pressione. , solo voglia di fare meglio. In difesa come squadra dobbiamo migliorare. Lascio da parte la partita contro l’Olanda, è una prestazione che non doveva succedere”.
Sei d’accordo con l’idea che la tua squadra non sia forte come quattro anni fa?
“La discussione avverrà dopo la Coppa del Mondo, non prima. La squadra ha quattro anni più di loro, hanno più esperienza. Dobbiamo basarci su quello che abbiamo. Sono contento di questi ragazzi che vengono e portano altre cose”. Mi aspetto che la squadra sia più forte di quanto non fosse nel 2018″.
Le recensioni degli ultimi giorni indicano che il periodo di attesa è troppo lungo?
“Anche noi abbiamo grandi aspettative. Abbiamo iniziato questa Nations League con l’obiettivo di essere in testa al girone e non lì, quindi accetto le critiche”.
La qualificazione alla fase finale della Nations League, che possiamo organizzare se vinciamo il girone, conta ancora?
“Ci sono due cose diverse. Prepararsi per il Mondiale da un lato. Poi questa è la Società delle Nazioni. Sappiamo che il vincitore di questo girone ospiterà la fase finale e non lo escludiamo. Sarà un grande opportunità, sarà una festa… e avrà un enorme impatto sulla nostra infrastruttura. Sappiamo quanto sia importante. Ma so che anche Germania, Francia e Italia non hanno vinto tutte le loro partite qui, dato il livello di fatica, ma la reazione è stata buona dopo la prima partita anche se siamo rimasti delusi per non aver vinto sabato”.
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