Il gruppo industriale britannico Rolls-Royce ha annunciato venerdì di aver ricevuto un finanziamento di 2,9 milioni di sterline (3,3 milioni di euro) dall’Agenzia spaziale britannica per sviluppare piccoli reattori nucleari per le future basi lunari.
“Gli scienziati e gli ingegneri della Rolls-Royce stanno lavorando al programma del microreattore per sviluppare la tecnologia che fornirà l’energia di cui gli esseri umani hanno bisogno per vivere e lavorare sulla luna”, ha affermato la società in una nota.
Il gruppo prevede che il primo reattore, che avrà all’incirca le dimensioni di un’auto, sarà pronto per essere inviato sulla Luna entro il 2029.
Torna alla luna
Quasi 50 anni dopo l’ultima missione Apollo, il ritorno dell’uomo sulla Luna sta dando i suoi frutti: la NASA ha annunciato all’inizio di marzo che la missione spaziale Artemis 2 porterà gli astronauti intorno al satellite nel novembre 2024.
La missione Artemis 3, che mira a far sbarcare gli astronauti sulla luna, è ufficialmente prevista per il 2025. Mercoledì a Houston, in Texas, la NASA e Axiom Space hanno presentato un prototipo della nuova tuta spaziale che indosseranno.
Rolls-Royce, che lavorerà con diverse università britanniche, tra cui Oxford, ha sottolineato: “L’energia nucleare ha il potenziale per aumentare significativamente la durata e il valore scientifico delle future escursioni lunari”.
Il finanziamento annunciato venerdì si aggiunge alle 249.000 sterline fornite dalla British Space Agency nel 2022. Questa nuova tranche consentirà alla società di condurre la prima dimostrazione di un reattore nucleare modulare sulla superficie della luna.
reattori
Rolls-Royce sta inoltre sviluppando piccoli reattori modulari per la produzione di elettricità a terra, in particolare come parte dei piani del Regno Unito per accelerare la costruzione di nuove centrali nucleari sul suo suolo.
L’agenzia spaziale del governo britannico ha recentemente fallito nel tentativo di lanciare il primo razzo nello spazio dal suolo britannico, attaccato al Boeing 747 di Virgin Orbit.
Il lancio, che è stato interessato da una “anomalia” che ha impedito al razzo di essere lanciato in orbita, è stato effettuato nell’ambito di un consorzio che comprendeva la British Space Agency, Spaceport Cornwall e Virgin Orbit – società che ha annunciato giovedì la sospensione delle operazioni.
Sempre a gennaio, la NASA ha annunciato una partnership con il Pentagono per sviluppare un razzo a propulsione nucleare volto a inviare esseri umani su Marte.
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