DottI batteri intestinali possono avere un impatto sui disturbi dell’umore e, più in generale, sulle malattie mentali. I miliardi di microbi che compongono il corpo umano contribuiscono alla nostra buona salute, ma possono anche creare malattie. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Scienzatrasmesso da posta internazionale Lunedì 7 febbraio, esiste un possibile legame tra i batteri Morganella e Klebsiella e alcuni disturbi mentali, tra cui la depressione.
Questi due batteri risiedono nell’intestino e avranno un ruolo da svolgere negli sbalzi d’umore quando si moltiplicano in quantità eccessive nei microrganismi. Gli studi hanno dimostrato che le persone con autismo hanno una carenza di alcuni microbi nei loro corpi. In questo caso, questo ultimo studio è stato pubblicato in Scienza Copre centinaia di finlandesi. I primi risultati suggeriscono che alcuni casi di depressione possono essere collegati all’infiammazione causata dal microbioma intestinale.
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Risposta immunitaria più forte
Secondo uno studio pubblicato nel 2008, i pazienti affetti da depressione avevano una risposta immunitaria più forte associata alle sostanze chimiche generate dai batteri Morganella. È sufficiente rimuovere questi batteri dal corpo, se necessario, per curare la depressione? ha affermato Gerard Clark, ricercatore sul microbioma presso l’University College Cork, citando temperare la natura. La depressione interviene in molti modi, proprio come i microbi responsabili dei disturbi mentali. Pertanto, la “coppa” serve a identificare i batteri che possono essere assenti dal corpo delle persone depresse, in modo da poterli inoculare a pazienti inclini a malattie mentali.
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