Secondo un recente studio australiano pubblicato sul British Journal BMJ, l’assunzione di integratori di vitamina D ridurrebbe il rischio di infarto negli anziani.
Linea d’azione per ridurre una delle principali cause di morte nel mondo. Secondo uno studio condotto dal QIMR Berghofer Institute for Medical Research nel Queensland (Australia), riportato mercoledì 28 giugno sulla rivista BMJL’assunzione di integratori di vitamina D ridurrebbe il rischio di attacchi di cuore negli anziani.
Per questa ricerca, che è stata condotta su 21.315 australiani di età compresa tra i 60 e gli 84 anni tra il 2014 e il 2020, gli scienziati hanno somministrato in modo casuale un integratore di vitamina D o un placebo ai volontari, all’inizio di ogni mese e per periodi ben definiti. anni.
Alla fine dei test, i ricercatori hanno scoperto che il tasso di eventi cardiovascolari maggiori era inferiore del 9% nel gruppo vitamina D rispetto al gruppo placebo. Lo studio ha anche permesso di rilevare un altro punto chiave: una riduzione del 19% del tasso di infarto del miocardio tra il gruppo vitamina D e il gruppo placebo.
Ulteriori test verranno lanciati presto
Nonostante i limiti di questo studio, i risultati raccolti su un ampio panel hanno incoraggiato i ricercatori a proseguire in questa direzione ampliando la scala. Quindi altri test su larga scala saranno organizzati nei prossimi mesi per confermare questo progresso.
Come promemoria, la vitamina D aiuta a regolare la quantità di calcio e fosfato nel corpo. I nutrienti che contiene sono essenziali per ossa, denti e muscoli sani.
Con questo in mente, il governo del Regno Unito raccomanda a tutti nel Regno Unito di assumere un integratore giornaliero di vitamina D durante l’autunno e l’inverno.
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