La scuola è il primo deserto medico in Francia. Un rapporto informativo del vicerinascimentale Robin Reda rileva la situazione critica della sanità scolastica: medici e infermieri sono in grave carenza. Il dossier che è stato presentato mercoledì 10 maggio all’Assemblea nazionale, ma è stato svelato parigino, travolge il “fallimento” del sistema sanitario scolastico. “Non diagnosticare un bambino che vede male, si esprime male, sente male, questo gioca sul suo successo accademico e, ironia della sorte, sul budget dell’assicurazione sanitaria”, osserva il rapporto del parlamentare di Esson. Meno del 20% degli studenti di 6 anni supera la visita medica che dovrebbe essere obbligatoria. A 12 anni sono solo il 60%.
D’altra parte, è difficile reclutare medici, infermieri e psicologi scolastici. D’altra parte, mantenere tale personale dando loro i mezzi per accompagnare i bambini è un compito delicato. Alla fine, il numero dei medici scolastici è diminuito del 20% in dieci anni. “Nell’ultimo concorso nazionale, da 40 a 50 posti, c’erano 12 candidati”, secondo Jocelyn Grost, segretario nazionale associato di SNMSU-Unsa, il principale sindacato dei medici scolastici. Nel 2021 è stato rilevato che solo il 50% delle posizioni aperte è stato attivato. Oggi in Francia ci sono 900 medici nelle scuole di 60.000 istituti. Lo stesso vale per gli infermieri. “Siamo in 7.800 in Francia ed eseguiamo 18 milioni di interventi chirurgici all’anno”, spiega Valerie Wolfe, che lavora in un college nel Bas-Rhin.
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Per rispondere a questi problemi, i sindacati chiedono più gravità e il deputato di Ennahda chiede uno “shock di rivalutazione”. Il 23 maggio a Parigi si sta organizzando anche un corteo bianco per denunciare la mancanza di mezzi.
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