Il Sig. Hubblet ne ha parlato in una lettera al Sig. Michel e al Primo Ministro Alexandre de Croo, rivelata da Lecault e de Tejd, e che gratuito Sono riuscito a prenderlo. Ha scritto: “Da quando ho messo a punto il 9 febbraio 2022 un piano basato su dieci priorità digitali, devo purtroppo essere deluso. Questa strategia non è mai stata annunciata né attuata. Peggio ancora, una marea di decisioni va contro la promessa fatta.”.
Per Laurent Hublet, la direzione presa non è altro che quella giusta. Con, all’arrivo, si possono prevedere terribili conseguenze, ad esempio per quanto riguarda la nostra dipendenza dai semiconduttori cinesi, “mentre disponiamo di uno dei centri di ricerca e sviluppo più avanzati al mondo in questo campo”. Come ha riportato Laurent Hublet sabato su L’Echo e De Tijd, “Siamo stati in procinto di riprodurre gli errori energetici nella tecnologia da dieci a vent’anni fa”.
“Se il Belgio non agisce oggi per costruire la sua sovranità digitale, ci ritroveremo a piangere solo domani (…) Non mi percepisco più, oggi, nella politica di questo governo e vi chiedo, per questo, di prendi nota delle mie dimissioni da Digital Minds. Lo spero come una scossa elettrica”, conclude Laurent Hublet.
Il gruppo Digital Minds riunisce figure di spicco dell’economia come Guillaume Bottin (Proximus), Marion De Bruyne (Fleric), Philippe Destat (Institut Diestre), Thierry Geerts (Google), Peter Hensen (Nixworks), Claire Monk (Nixworks) BeAngels ), Ibrahim El-Wossary (Mulenjec), Pierre Rayon (IPM, Digital Council) o anche Quinn van Loo (SFPI).
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