Dopo che furono scoperti 70 chilogrammi di resina di cannabis, il sindaco di Avalon fu accusato e incarcerato. Il consigliere ha assolto uno dei suoi fratelli, che ha ammesso il suo coinvolgimento nella tratta.
La notizia ha avuto l'effetto di un tuono nell'Avalon di Yun. Mercoledì, la Procura di Auxerre ha annunciato l'incriminazione e la detenzione temporanea del sindaco di questa cittadina di 6.000 abitanti, Jamila Al-Habsawi (diversa sinistra), con l'accusa di coinvolgimento in un importante traffico di droga. Anche altri quattro sospettati, tra cui due dei suoi fratelli, furono imprigionati. Un ultimo uomo, presentato dal suo avvocato come semplice consumatore, è stato posto sotto controllo giudiziario.
L'esito di queste cause legali “Indagine a lungo termine” Il procuratore Hugues de Ville ha confermato che l'operazione è durata cinque mesi per traffico di droga su larga scala. La settimana scorsa la gendarmeria ha trovato 70 chilogrammi di hashish e 983 grammi di cocaina. “Soprattutto a casa del sindaco.”, situato nel quartiere operaio di Moreland, ha citato in giudizio il pubblico ministero. Lo scopo del fermo di polizia era in particolare quello di verificare se il consulente fosse a conoscenza dello stoccaggio di questi prodotti illeciti.
Lingotti d'oro falsi
Rachid, uno dei fratelli di Djamila Al-Habsawi, condannato 20 anni fa per aver commesso atti dello stesso tipo, voleva l'assoluzione del sindaco. “Il mio cliente è categorico, ha conservato lui stesso questi farmaci, all’insaputa della sorella e senza il suo consenso, quindi non era a conoscenza di nulla. Dettagli dentro Figaro L'avvocato di Rachid Al Habsawi, Cesar Luery. Il 51enne, che ha lavorato per dieci anni come saldatore sulle linee TGV, ha ammesso di aver lavorato come saldatore sulle linee TGV. “Una tata immagazzinava la droga in una dependance (garage) dell'abitazione della famiglia, inizialmente destinata a ospitare i genitori dei fratelli e nella quale sua sorella vive dalla morte della madre.”Aggiunge il penalista.
Oltre a 70 chilogrammi di hashish, i gendarmi hanno sequestrato una ventina di lingotti d'oro, secondo i primi elementi riferiti alla Procura. Bottino strepitoso: un lingotto da un chilogrammo del valore di 70.830 euro. Tuttavia, nel suo ultimo comunicato stampa, il procuratore Hughes de Ville ha rivisto questa cifra al ribasso, menzionando solo due battute. L'avvocato penalista Mai Lawiri ci dice che le indagini lo hanno già rivelato “La stragrande maggioranza dei lingotti in questo garage è in realtà falsa.”.
Le indagini sono ancora in corso per far luce sugli sponsor del traffico di droga e sui proprietari dei prodotti ritrovati. “Che non è stato ancora coinvolto.”“, mi conferma Cesare Loeri.
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