Guest star della Quinta Conferenza Internazionale di Montreal sulla Riflessione Clinica, Bernard Charlene racconta il percorso che lo ha portato al concetto di formazione per consenso.
Professore presso il Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Montreal e ricercatore presso il Center for Applied Pedagogy in the Health Sciences presso l’UdeM, il Dr. Bernard Charlene si interessa da 30 anni del ragionamento clinico nelle incertezze.
D – La formazione sulla compatibilità è un approccio educativo che sta riscuotendo un successo crescente in molte aree, inclusa la salute. Cosa ti ha permesso di svilupparlo?
R – La formazione della concordanza si basa sulla teoria del testo, secondo la quale, per comprendere le situazioni cliniche che affrontiamo, formuliamo ipotesi e studiamo i segni presentati dal paziente. Ciascuno di essi è soggetto a un attento giudizio che determina se rafforza o indebolisce l’ipotesi. Quando i giudizi precisi convergono, l’ipotesi viene mantenuta. In caso contrario, devono essere fatte altre ipotesi.
Mi sono detto che prestando attenzione a questi giudizi sottili, potremmo, in medicina, avere una buona idea di quanto bene penserebbero i futuri caregiver. Questo mi ha portato, già nel 1998, a descrivere i processi mentali alla base del ragionamento clinico e creare un sistema di valutazione che ho chiamato Test di Concordanza Testuale.
Quindici anni dopo, noi e colleghi di diverse professioni sanitarie abbiamo condotto uno studio basato sulla rappresentazione grafica dei processi coinvolti nel ragionamento clinico. Abbiamo scoperto che i processi sono simili in tutte le professioni sanitarie. Ciò che cambia tra le discipline è oggetto di processi di pensiero.
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