La destra populista svizzera, contraria all’immigrazione e all’Unione europea, dovrebbe vincere le elezioni legislative previste per domenica, nel contesto della crisi migratoria europea e dei crescenti timori legati ai rischi di attentati in Europa, secondo l’opinione sondaggi.
I seggi elettorali sono aperti solo due o tre ore al mattino, perché la stragrande maggioranza degli svizzeri vota per corrispondenza. La prima previsione dei risultati percentuali è prevista alle 16:00 (14:00 GMT). Il piccolo Paese alpino, con una popolazione di circa 8,8 milioni di abitanti, rinnova con voto proporzionale i suoi 200 rappresentanti nell’Assemblea nazionale (Camera bassa) e con voto a maggioranza i suoi 46 senatori nel Consiglio degli Stati (Camera alta).
La composizione della Camera dei consiglieri – sotto il controllo dei liberali e del centrodestra – non cambia praticamente durante le elezioni. Alla Camera dei Rappresentanti, secondo i sondaggi d’opinione, l’estrema destra dell’UDC dovrebbe consolidare la sua posizione di forza politica leader a scapito degli ultraliberali, mentre i Verdi dovrebbero cedere terreno. Ai socialisti (PS).
Queste elezioni arrivano dopo due attacchi islamici avvenuti di recente in Europa, prima ad Arras, in Francia, e poi a Bruxelles.
Secondo Sean Müller, professore all’Istituto di studi politici dell’Università di Losanna, questi eventi non dovrebbero avere un grande impatto sulle elezioni perché molti svizzeri hanno già votato o sanno molto bene per chi voteranno. “Inoltre non penso che molti indecisi o che non intendevano votare voterebbero per l’UDC o il PLR a causa di questi attentati, perché come Paese neutrale ci consideriamo ancora al sicuro dal terrorismo.“, ha detto all’Afp.