Se il Quebec espandesse la somministrazione della terza dose del suo vaccino COVID-19 agli operatori sanitari, la variante omicron è un punto di svolta e potrebbe costringere le autorità a richiedere l’uso della maschera per molto tempo a venire.
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Martedì, il ministro Christian Dube ha chiamato gli operatori sanitari, i malati cronici, le donne incinte e le persone provenienti da comunità isolate e remote per programmare la loro dose di richiamo.
Il ministro della salute ha affermato che le persone di 60 anni potranno beneficiare della terza dose del vaccino, ma solo da gennaio, a causa della mancanza di personale per somministrare il vaccino.
Ricorda che è necessario un periodo di sei mesi prima di poter ricevere una dose di richiamo.
Molti clienti hanno già diritto a questa protezione aggiuntiva contro il virus e la nuova variante omicron.
È il caso di utenti di CHSLD, residenze private per anziani, cittadini over 70 che vivono nella comunità, ma anche quebecchesi che hanno ricevuto due dosi di AstraZeneca o Covishield o una dose di vaccino Janssen.
Nel più giovane, la vaccinazione sta andando bene, esultò il signor Dobby. Circa il 43% dei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni ha preso un appuntamento o ha ricevuto la prima iniezione.
“Le prossime due settimane saranno molto critiche ora”, ha aggiunto. Per tutti i genitori, per tutti i bambini, siamo nella giusta direzione e dobbiamo essere più in alto possibile quando le nostre scuole saranno finite”.
Affrontare la maschera COVID-19
Ma con la variante omicron, la probabilità di vedere le linee guida sulla salute elevate sembra diminuire. avvertito dS Orazio Arruda.
Il direttore nazionale della sanità pubblica ha citato un nuovissimo articolo di British Medical Journal, il che indica che la maschera si è dimostrata una misura efficace nei paesi che hanno assistito di recente a un’escalation dell’epidemia.
Se si deve credere al ministro Dube, il rivestimento del viso è qui per restare e potrebbe anche consentire alle persone di convivere con il virus.
“Dobbiamo fare la differenza tra l’interruzione delle misure sanitarie, che è ciò che abbiamo promesso quando c’è una vaccinazione per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, ma misure transitorie che possiamo avere (…) per imparare a convivere con COVID. Quindi se è La maschera ne fa parte…”