Home Economia Testachats sporge denuncia contro la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp: “Speriamo che le autorità prendano sul serio questo problema”

Testachats sporge denuncia contro la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp: “Speriamo che le autorità prendano sul serio questo problema”

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Testachats sporge denuncia contro la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp: “Speriamo che le autorità prendano sul serio questo problema”

Testachats ha presentato un reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati (APD) contro la nuova politica di riservatezza di Meta, la società madre di Facebook, Instagram e in particolare WhatsApp, ha annunciato martedì l’organizzazione dei consumatori.

La nuova politica sulla privacy, che entrerà in vigore il 26 giugno, è stata oggetto di comunicazioni da parte degli internauti alla fine di maggio. La piattaforma consente lo sfruttamento di tutti i dati pubblici dei suoi utenti su Facebook e Instagram, come informazioni personali, foto, pubblicazioni e commenti, con l’obiettivo di allenare la sua intelligenza artificiale.

Sebbene questa politica leda la privacy degli utenti, poiché questi non sono adeguatamente informati e non sono in grado di esercitare effettivamente il proprio diritto al dissenso, Testachats condanna questo approccio, definendolo illegale.



Fortunatamente, i consumatori nell’Unione Europea sono protetti da varie normative, come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e il Regolamento sui servizi digitali (DSA).“, precisa il sito web dell’organizzazione dei consumatori. Meta deve quindi ottenere il consenso informato degli utenti prima di trattare i loro dati e deve dare loro il diritto di opposizione nel caso in cui non vogliano vedere i loro dati personali utilizzati dalle piattaforme.

L’organizzazione invita gli utenti ad avvalersi del proprio diritto di dissenso compilando il modulo previsto a tale scopo. Ma denuncia che, oltre ad essere esposto a colpe, questo diritto è nascosto e incompleto. “morto”I consumatori sono obbligati a giustificare la loro posizione, quindi si riservano il rifiuto di inserire questa opposizione e qualsiasi dichiarazione chiara che non differisca dai profili ayant refusé lo sfruttamento dei dati personali o da quelli applicabili al contenuto pubblico di altre persone“, critica Testachats.

L’organizzazione invita il Dipartimento per la protezione dei dati ad adottare urgentemente tutte le misure appropriate per impedire l’applicazione di questa nuova politica di riservatezza.






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