Oltre alle difficoltà di fornitura di gas associate alle conseguenze della guerra in Ucraina, ci sono “tensioni” sulla capacità di produzione di elettricità gestibile dell’Europa e “taglio” della produzione idraulica a causa della siccità, hanno spiegato.
coppia AFP
IlI leader delle tre società energetiche francesi Total Energy, EDF ed Engie, insieme, hanno invitato domenica i francesi a ridurre i loro consumi “immediati” di carburante, petrolio, elettricità e gas di fronte ai rischi di carenze e aumenti dei prezzi che minacciare “sociale”. Aspetta il prossimo inverno.
Lo sforzo deve essere immediato, collettivo e massiccio. Ogni gesto conta”, afferma un raro forum congiunto pubblicato da Journal du Dimanche, Patrick Pouyanne (TotalEnergies), Jean-Bernard Levy (EDF) e Catherine McGregor (Inge), mentre la Francia, come il resto d’Europa, cerca di fare il pieno riserve per il prossimo inverno. , con l’obiettivo francese di accumulare scorte al 100% all’inizio dell’autunno, nonostante le minori spedizioni di gas russe.
Oltre alle difficoltà di fornitura di gas associate alle conseguenze della guerra in Ucraina, ci sono “tensioni” sulla capacità di produzione di elettricità gestibile dell’Europa e “taglio” della produzione idraulica a causa della siccità, hanno spiegato.
Gli autori del testo osservano che “i prezzi elevati dell’energia derivanti da queste difficoltà minacciano la nostra coesione sociale e politica e hanno un impatto molto ampio sul potere d’acquisto delle famiglie”.
I tre leader che chiedono “consapevolezza e azione collettiva e individuale affinché ognuno di noi – ogni consumatore, ogni azienda – modifichi i nostri comportamenti e riduca immediatamente i nostri consumi di energia, elettricità, gas e prodotti petroliferi”.
Vogliono lanciare un “grande programma di efficienza energetica” e una “caccia ai rifiuti nazionale”.
I tre leader ritengono che “agire quest’estate ci consentirà di essere più preparati ad affrontare il prossimo inverno e in particolare di preservare le nostre riserve di gas”.
“Attori industriali responsabili, i nostri tre gruppi impegnati in una collaborazione attiva” fa riferimento ai vertici, solitamente in competizione sui temi della transizione energetica, in particolare che stanno assistendo a un boom di investimenti enorme ma non sempre coordinato nelle energie rinnovabili, nucleare e idrogeno in particolare.
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