Home sport “Tutti vedono, ma tutti tacciono”: il congolese Cédric Bakambo vuole ricordare i massacri in corso nel suo Paese

“Tutti vedono, ma tutti tacciono”: il congolese Cédric Bakambo vuole ricordare i massacri in corso nel suo Paese

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“Tutti vedono, ma tutti tacciono”: il congolese Cédric Bakambo vuole ricordare i massacri in corso nel suo Paese

Mercoledì, la Repubblica Democratica del Congo affronterà la Costa d'Avorio nelle semifinali della Coppa d'Africa, dopo una prestazione eroica contro l'Egitto agli ottavi e la Guinea ai quarti di finale. Un arco incantato per i leopardi, che purtroppo contrasta con la situazione nella RDC orientale. I conflitti armati violenti continuano da diversi anni e hanno registrato un forte aumento nelle ultime settimane.

Sui social alcuni giocatori hanno voluto parlare, tra cui l'attaccante Cédric Bakambu: “Tutti vedono i massacri nel Congo orientale. Ma tutti tacciono. Investite le stesse energie che avete usato parlando della Coppa d’Africa per evidenziare quello che ci sta accadendo, non esistono piccoli gesti.ha detto l'ex attaccante del Villarreal o dell'Olympique Marsiglia.

Le foto del post non sono banali. La celebrazione di mettere la mano destra sulla bocca e l'indice sulla tempia è associata al dramma come simbolo.

Il Congo orientale, soprattutto nella regione del Nord Kivu, è stato testimone di un vero e proprio massacro a partire dalla metà degli anni Novanta. Molti attori internazionali, tra cui Human Rights Watch e la Corte penale internazionale, accusano il movimento ribelle M23 di aver commesso numerosi atti di violenza contro la popolazione civile. Sebbene le attività si siano fermate nel 2013, il movimento sembra essere ripreso dal 2021. Dall’inizio dei massacri, sono state uccise sei milioni di persone.

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