E queste fonti hanno aggiunto all’Agence France-Presse che l’assassino o gli assassini sono ancora in fuga.
“In seguito ad uno scontro a fuoco a Besifene, a ovest di Nîmes, la notte scorsa è morto un bambino di 10 anni. Anche un uomo è rimasto vittima dei proiettili. I giorni di quest’ultimo non saranno più vulnerabili”, ha spiegato il pubblico ministero. Cecile Gensac della Repubblica di Nîmes in un comunicato stampa martedì mattina, annunciando una telefonata nel corso della giornata.
Secondo fonti dell’Agence France-Presse, il ragazzo si trovava nel retro dell’auto presa di mira mentre circolava in questo quartiere intorno alle 23,30. È morto dopo essere stato trasferito all’ospedale universitario di Nîmes. L’uomo ferito è lo zio dell’autista. Un altro bambino nella parte posteriore è uscito illeso da questi colpi.
Si tratta della stessa zona di Biseven dove a gennaio un uomo di 39 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco, in una sparatoria per traffico di droga.
Secondo i dati dell’ex procuratore di Nîmes, Eric Morel, una quindicina di morti a Nîmes hanno causato otto morti nel 2020 e tre nel 2021, soprattutto nelle province di Beciven, Chimenes Pass e Mas de Ming, che sono tre settori periferici. Nîmes è costituita da blocchi di edifici e torri.
La regione di Biciven, come le regioni di Chemin Pass e Mas de Ming, è stata creata negli anni ’60 per ospitare le popolazioni provenienti dall’esodo di massa dalle campagne, i rimpatriati dal Nord Africa e poi i lavoratori migranti. I tre paesi condividono indicatori sociali ed economici preoccupanti, con un tasso di povertà fino al 70% e una disoccupazione su larga scala.
“Questi omicidi sono direttamente collegati alla droga e ai regolamenti di conti nel contesto di guerre territoriali o controversie commerciali”, ha spiegato Eric Morel, riferendosi ad azioni “sconsiderate” e ad altre azioni “altamente organizzate”.
“A volte incontriamo individui molto giovani che possiedono armi da guerra”, ha sottolineato il giudice, in particolare fucili d’assalto Kalashnikov AK-47 o M-16, considerando che il Nim è quasi diventato una “droga”. Ha spiegato che dal centro di acquisto transitano ogni settimana circa 700 kg di resina di cannabis, proveniente soprattutto dai paesi del Maghreb, e decine di chilogrammi di cocaina proveniente dal Sud America attraverso la Spagna, per la rivendita, soprattutto attraverso il corridoio del Rodano.