“Siamo rimasti sorpresi dalla rapina. State tranquilli, stiamo tutti bene anche se la cosa è molto scioccante. Il ladro ci ha chiesto dei soldi e noi abbiamo avuto solo 110 euro da dargli. Ha insistito minacciandoci con la sua arma di dargli di più, pensando che ci fosse un sacco di soldi da qualche altra parte.” Si legge nel post.
Poi gli abbiamo spiegato che la situazione per i piccoli commercianti era molto critica. Dopo che tutte le tasse, gli stipendi, le tasse e le altre spese sono state pagate, non ci rimane più niente. Gli abbiamo spiegato che non c’è più circolazione di contante, e non c’è più nessuno che li faccia a causa delle crisi successive e che poche persone che spendono soldi da noi pagano con la carta”, aggiunge il commerciante di vino.
Allora questo coraggioso rapinatore ci ascoltò, ci disse che potevamo tenerci i nostri soldi e chiese come potevamo andarcene.Avevo l’impressione che avesse pietà di noi e della triste realtà in cui ci troviamo oggi.Credo sinceramente che sia urgente una riconversione ci si aspetta da tutti i piccoli ladri che dipendevano da noi, i piccoli liberi professionisti, per sopravvivere”, conclude la Fondazione.
“Un drogato di zombi amante degli hipster. Aspirante risolutore di problemi. Appassionato di viaggi incurabile. Appassionato di social media. Introverso.”