Secondo il rapporto, queste reti operano in più di 40 paesi, in particolare in Albania, Gran Bretagna, Italia, Marocco e Turchia, e sono attive principalmente nel contrabbando di cocaina, ma anche nel contrabbando di cannabis e nel riciclaggio di denaro. Si trovano principalmente in Belgio, Germania, Spagna e Paesi Bassi. Sono attivi anche in paesi extraeuropei, compresi gli Emirati Arabi Uniti. Europol ha rivelato che “tutte le reti criminali con membri chiave marocchini includono elementi di diverse nazionalità, collaborano con criminali belgi, olandesi e spagnoli e mantengono stretti legami con il Marocco”. Per quanto riguarda le reti criminali che minacciano maggiormente l’Unione Europea, queste sono costituite da individui appartenenti a circa 112 nazionalità. Queste reti sono coinvolte nel traffico di droga, in particolare di cocaina e cannabis, e operano principalmente in Belgio, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Francia, Italia, Marocco, Paesi Bassi, Spagna ed Emirati Arabi Uniti.
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Europol ha anche mostrato interesse per le reti criminali con membri chiave spagnoli. Ha scoperto che queste reti “sono composte da elementi di più nazionalità, che cooperano, condividono ruoli chiave e si impegnano principalmente nel traffico di droga, nei crimini ambientali e nelle frodi”. E aggiunge: “Queste organizzazioni operano in circa 50 paesi, in particolare in Belgio, Cina, Colombia, Francia, Germania, Italia, Marocco, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna”. Inoltre, Europol rileva inoltre che il 56% delle reti criminali più minacciose ha accesso ad ampie risorse finanziarie per sostenere le proprie attività: alcune sono in grado di generare più di 1 milione di euro all’anno, mentre altre sono in grado di generare 1 miliardo di euro.
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Questo rapporto è stato prodotto in collaborazione con gli Stati membri dell’UE e i paesi partner di Europol.