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Un salesiano italiano è stato nominato cancelliere della Biblioteca Apostolica Vaticana

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Un salesiano italiano è stato nominato cancelliere della Biblioteca Apostolica Vaticana

Martedì 14 febbraio Papa Francesco ha nominato il filosofo italiano Mauro Mantovani sacerdote salesiano di Don Bosco e direttore della Biblioteca Apostolica Vaticana (BAV). Don Mantovani, finora Preside della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Salesiana di Roma, curerà ora questa grande tradizione costruita dai Papi nel corso dei secoli.

Delphine Allaire – Città del Vaticano

Padre Mauro Mantovani è nato il 3 gennaio 1966 a Moncalieri, vicino a Torino in Piemonte (Italia). Ha emesso i primi voti presso la Società Salesiana San Giovanni Bosco nel 1986 ed è stato ordinato sacerdote nel 1994.

Filosofo e insegnante

Nel 2006 ha conseguito il Dottorato in Filosofia e Lettere presso la Pontificia Università di Salamanca (Spagna) e nel 2011 il Dottorato in Teologia tomista presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino-Angelicum di Roma. Dal 2006 lavora presso il Servizio Culturale e l’Università Diocesana di Roma, coordinando le attività del Centro Culturale Paolo VI del Santivo dell’Università La Sapienza.

Dal 2007 è professore ordinario presso la Pontificia Università Salesiana di Roma, dove ha ricoperto i seguenti incarichi: Preside della Facoltà di Filosofia; Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale; Vice Rettore e Rettore dell’Università.

Attualmente è membro della Pontificia Accademia San Tommaso d’Aquino e membro del Comitato Scientifico dell’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO). Come nuovo prefetto, padre Mantovani servirà sotto l’autorità del vescovo Angelo Vincenzo Zani, arciduca e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Da settembre 2022 in poi.

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Beni preziosi e inseparabili della Santa Sede

Di origine rinascimentale, fondata nel 1475 sotto Sisto IV, la Biblioteca Vaticana, di cui padre Mantovani prenderà le redini, contiene più di 1.600.000 libri a stampa, la maggior parte dei quali opere rare e antiche, tra cui più di 8.600 incunaboli. Tra i suoi 54 chilometri di scaffali si trovano inestimabili manoscritti dei Conti Palatini del Reno, della regina Cristina di Svezia, dei convertiti al cattolicesimo, o di illustri famiglie cittadine come i Borghese ei Barberini.

Giovanni Paolo II ne ha spiegato alcuni 15 gennaio 1999 Incontrando i dipendenti della secolare istituzione, questa biblioteca globale mira a “Libri e manoscritti conservano gli atti dei sovrani pontefici e delle chiese della Curia romana e li trasmettono attraverso i secoli. E soprattutto fare “Mettere a disposizione della Santa Sede e dei ricercatori di tutto il mondo i tesori della cultura e dell’arteQuesto è il sistema.

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