La perversione narcisistica è un disturbo della personalità, identificato per la prima volta e chiamato nella sua forma moderna dallo psicoanalista Paul-Claude Racamier nel 1986, La psicologa Anne Clotilde Ziegler menziona nel suo libro Narcisistic Perverts, Lower the Masks.
Nella definizione altamente psicoanalitica data da Rakamer, pervertito narcisista È un argomento che si sta preparando “Organizzazione permanente o transitoria caratterizzata dalla necessità, capacità e piacere di mettersi al riparo dai conflitti interni e soprattutto dal lutto, affermandosi a spese della cosa manipolata come strumento e azione che deve essere di valore.”.
Più precisamente è un predatore che sceglie un bersaglio (la sua “vittima”, perché non si comporta così con tutti), lo isola dagli altri per poter meglio stabilire la sua presa ed è felice di sminuirlo e farlo soffrire, finché non lo distrugge.
Può essere un amante, ma anche un amico, un capo o anche una persona cara…
“La relazione di influenza è spesso il primo segno che permette di riconoscere la presenza del pervertito narcisista”, Identificata anche come Anne Clotilde Ziegler. E il fatto sorprendente che è la sofferenza della sua preda che rivela: la vittima – che non c’entra! – A poco a poco perde ogni autostima e spesso deve fare un lungo lavoro psicologico di ricostruzione.
Quanto al pervertito narcisista, non va mai in terapia: per lui va tutto bene! Inoltre, non si rende nemmeno conto del male che potrebbe fare – o pensa che sia un suo diritto.
Attenzione all’uso improprio del linguaggio!
Dalla sua “scoperta”, l’espressione “narcisista deviante” ha riscosso un enorme successo: molte persone conoscono un pervertito narcisista o una persona che ha avuto a che fare con un personaggio del genere.
È appena entrato il termine Petit Larousse (edizione 2023)… Ma attenzione, perché la diagnosi di perversione narcisistica è spesso erroneamente attribuita e incrociata. Nell’uso normale, ‘pervertito narcisistico’ = ‘personalità da fuggire’ (o ‘combattere’ con mezzi appropriati se non è possibile fuggire)’ Mark Joly, sociologo del National Center for Scientific Research, specializzato nello studio del processo sociale che ha reso popolare il concetto di “perversione narcisistica”, riassume in un articolo pubblicato su The Conversation.
“È essenziale non vedere manipolatori ovunque. Il pericolo è tridimensionale: scetticismo eccessivo, in una logica un po’ paranoica; non prendersi la briga di regolare i conflitti nella relazione ove possibile; ammorbidire l’idea per farne un’etichetta ambigua per le persone con cui non si può essere d’accordo con loro … “, Conclude Anne Clotilde Ziegler. È meglio, quando hai una relazione romantica, chiedere aiuto a un professionista!
Fonte: Anne Clotilde Ziegler “Narcisisti devianti, indossare maschere”, ed. Solare, 288 pagine (2015).
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