È stato inaspettato: vicino alla galassia di Andromeda, studiata per secoli, gli astrofili hanno scoperto un’enorme nuvola di gas. È diverso da qualsiasi corpo astronomico conosciuto!
La prima menzione scritta conosciuta di esso risale al 964, più di mille anni fa: Galassia di Andromeda, noto anche come M31, è stato uno dei primi oggetti del cielo profondo ad essere studiato in dettaglio. Visibile ad occhio nudo, soprattutto nelle notti sereneEmisfero nordEmisfero nordQuesta galassia può essere classificata come una “vicina” del nostro universo galassia a spiralegalassia a spirale il più vicino a via Latteavia Lattea. Tanto che è stato oggetto di diverse pubblicazioni, scrutandolo e dettagliandone la composizione. Ma un nuovo studio pubblicato su RNAAS Racconta di una scoperta sorprendente, e soprattutto molto inaspettata: uno sconosciuto nuvolenuvole a partire dal GasGas Mai prima d’ora era stato alla periferia di questa galassia. Mai visto niente del genere!
Rivelazione tardiva della sua composizione
Tutto è iniziato quando Scienziati di astronomiaScienziati di astronomia I dilettanti hanno condotto vari sondaggi visivi nella direzione di Galassia di Andromedasituato a 2,55 milionianni luceanni luce da noi. Attraverso l’uso di vari sistemi di imaging, hanno preso di mira diverse lineeemissioneemissionedi cui Hα, è una caratteristicaidrogenoidrogeno Il gas ionizzato, il costituente principale della maggior parte delle nubi di gas, e altri in misura minore sono presenti nelle nebulose. Con 22 notti di osservazione tra agosto e ottobre 2022 Vari siti di osservazione in Lorena, Francia. Hanno ottenuto gli spettri di emissione Hα e O III, caratteristici diossigenoossigeno Doppia ionizzazione, indicata con O2+.
Ed è lì che hanno visto una grande foschia di emissione di O III, situata un grado a sud-est galassia Andromeda. Per confermare la loro scoperta, gli astronomi hanno scattato nuove immagini centrate in un’altra posizione. La nuvola stessa è apparsa, rivelando così che non era un artefatto dell’equipaggiamento o non proveniva da stellastella O lo stesso M31. Infine, nuove conferme sono arrivate da varie località degli Stati Uniti, ottenute grazie ad altri astronomi.
Non ne conosciamo l’origine
Come mostra lo studio, questo nuvoloso Non vi è alcun equivalente di emissione apparente nelle letture a Raggi XRaggi XE UVUVOttico, infrarosso e RadioRadio » et al Non è stato precedentemente riportato in letteratura. Quindi rimane una domanda senza risposta: perché questa strana nuvola non è stata rilevata prima? Gli astronomi affermano che ciò è dovuto alla sua bassa luminosità e all’ampia dimensione angolare, che rende difficile il rilevamento con la maggior parte dei sistemi di imaging.
Gli autori discutono quindi della possibile origine del cloud, senza arrivare a uno scenario preferito. Forse Nebulosa planetaria, perché le strutture filamentose della nebulosa gli somigliano. Ma il rapporto tra l’abbondanza di ossigeno a doppia ionizzazione e idrogeno ionizzato significa una temperatura superiore a 60.000 KelvinKelvinche non può essere generato da nessun corpo astronomico circostante.
Allora resta l’ipotesi A il riposoil riposo a partire dal SupernovaSupernova che, questa volta, potrebbe creare la giusta proporzione di abbondanza. Ma un tale scenario non spiega la mancanza di coincidenza delle emissioni radio o ultraviolette. Infine, c’è un’interazione tra Galassia di AndromedaGalassia di Andromeda E la Via Lattea può creare nubi simili a quelle osservate. Ma anche qui c’è un problema: la nube è molto vicina a M31, nel suo raggio d’azione alone astrale stesso ! Lo studio ha concluso la necessità di conoscere la velocità radiale della nube che permetterebbe di saperne di più sulle sue interazioni con M31 e il suo alone, che è attualmente in fase di acquisizione.